Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, Washington canta: Wall e Beal i nuovi "da man", come nel 1994-95

NBA

Mauro Bevacqua

L'inno della squadra 1994-95 con Scott Skiles, Chris Webber e Georghe Muresan protagonisti torna riveduto e corretto a più di vent'anni di distanza. Stavolta i protagonisti sono John Wall e Bradley Beal, finalmente entrati nel cuore dei tifosi di Washington

Gli Washington Wizards (allora Bullets) vantano un solo titolo NBA nella loro storia, nell’ormai lontanissimo 1978 (ricorrerà il 40° anniversario la prossima stagione), giunto dopo dieci partecipazioni ai playoff consecutive e prima di altre otto nel decennio immediatamente successivo. Al tempo i Bullets erano una squadra capace di vincere con costanza, la stessa costanza con cui – dal 1988-89 al 2003-04 – smisero di farlo, incassando una sola partecipazione alla postseason in 16 campionati. Tante pessime squadre ma una di queste (quella del 1994-95) tra le peggiori di sempre, capace di vincere solo 21 partite su 82. Eppure, ciò nonostante, capace di entrare nel cuore dei tifosi della capitale, inspiegabilmente affezionati a un quintetto che poteva contare su Scott Skiles e Calbert Chaney in guardia, su una coppia di ali come Chris Webber e Juwan Howard (gli ex Fab Five di Michigan) e sulla leggendaria figura di Georghe Muresan a centro area. Ma una spiegazione per la passione dimostrata dai tifosi di Washington verso quel quintetto forse c’è, e riporta al famoso inno prodotto e confezionato nel corso della stagione sulle note di You da man. Il famoso verso iniziale (“Bounce, bounce / shake, shake / shoot, shoot / break, break / jump, jump / slam, slam ... that's the reason I'm a Bullets fan”) seguito poi da una sorta di “appello” che chiamava man mano al proscenio tutti i giocatori divenne a metà anni ’90 un tormentone che diede alla squadra parecchia popolarità. Al punto che oggi – nel mezzo di una corsa ai playoff che vorrebbe riportare la squadra alla prima finale di conference dal 1979 – a Washington hanno pensato di rispolverarlo, ovviamente aggiornato ai tempi (a partire dal nome della squadra, che da Bullets è diventato Wizards, ancora nel 1997). 

“John Wall, you da man, you da man…”

È quasi naturalmente John Wall il primo giocatore che viene citato nelle lyrics della versione 2017 di You da man, seguito dal suo compagno di backcourt Bradley Beal e poi da Otto Porter, Markieff Morris e Marcin Gortat, in un esotico viaggio che dalla Romania di Muresan arriva alla Polonia del centro agli ordini di coach Scott Brooks (ovviamente omaggiato nel video insieme ai suoi giocatori). Cambia in parte anche lo stile della canzone, da un flow hip-hop che oggi verrebbe quasi da definire vintage (son d’altronde passati vent’anni) a uno più attuale, contemporaneo, ma a cambiare soprattutto sono i destini della squadra. Gli Wizards 2016-17 sono infatti una franchigia mai sotto il 50% di record da ormai quattro anni in fila, un periodo che ha visto la consacrazione allo status di All-Star di John Wall e l’emergere di un gruppo di giovani giocatori (si pensi a Beal, Porter, Kelly Oubre Jr.) che fanno ben sperare anche per il futuro della franchigia. Che questi Wizards siano finalmente entrati nel cuore della città come era riuscito a fare il gruppo del 1994-95 lo dimostra anche un altro dettaglio, di non poca importanza per chi abita a D.C.. Nel famoso murales che contraddistingue da anni la parete esterna di un’istituzione cittadina come Ben’s Chili Bowl (lo si può considerare la versione reale del Freddy’s BBQ Joint reso celebre dalla serie tv House of Cards, sempre tra le strade di Washington) sono oggi raffigurati proprio John Wall e Bradley Beal, dopo che nell’ultimo lustro quel muro aveva visto protagonisti figure storiche della comunità afroamericana come Barack Obama, il conosciutissimo dj locale Donnie Simpson, la leggenda della go-go music cittadina Chucky Brown e l’attore Bill Cosby. Proprio la controversa presenza di quest’ultimo ha spinto gli attuali proprietari di Ben’s a lanciare un sondaggio pubblico proponendo una nuova lista di personaggi da raffigurare sul murales dello U Street Corridor (un paio di chilometri dalla Casa Bianca). Non c’è stato bisogno di attendere le risposte, perché alla proposta del dipartimento marketing degli Wizards di celebrare una squadra tornata a rappresentare l’orgoglio cittadino, i responsabili del celebre locale hanno risposto entusiasti. Le figure di Wall e Beal avrebbero dovuto campeggiare sul famoso muro di Ben’s soltanto fino al 5 maggio ma i risultati in campo della #DCFamily guidata da Scott Brooks hanno convinto tutti a non toccare il nuovo murale. Non si sa mai che porti bene – e magari addirittura fino alle finali di conference. 

👀 Ben's Chili Bowl #DCFamily

Un post condiviso da Washington Wizards (@washwizards) in data: