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LeBron James sempre più ricco… grazie alla pizza

NBA
LeBron James, 32 anni, nell'ultimo anno salare ha guadagnato 86.2 milioni di dollari tra contratto e sponsorrizzazioni (Foto Getty)
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La Blaze Pizza, catena di pizzerie fast-food di cui James detiene il 10% delle quote, è diventata l’azienda dalla crescita più veloce nella storia degli Stati Uniti, passando da 2 a 200 ristoranti in quattro anni. Ecco come la stella dei Cavs ne è diventato investitore e uomo immagine

LeBron James non ha mai fatto mistero che uno dei suoi obiettivi è quello di diventare un atleta da un miliardo di dollari, seguendo le orme di Michael Jordan anche fuori dal campo – oltre a inseguirlo per il numero di anelli. Per riuscirci, però, non basta guadagnare il massimo salariale dalla NBA: c’è bisogno anche di un certo fiuto per gli affari e la capacità di investire nel momento giusto. E bisogna dire che a James e ai suoi soci questa qualità non è mai mancata. La rivista economica Forbes ha riportato che la Blaze Pizza, catena nata cinque anni fa in Southern California di cui James detiene quasi il 10% delle quote, è diventata l’azienda dalla crescita più veloce nella storia degli Stati Uniti. Quattro anni dopo l’apertura dei due ristoranti a Irvine e Pasadena, infatti, le franchigia è arrivata a quota 200 luoghi sparsi per tutta America, posizionandosi al secondo posto dietro a Papa John’s per gradimento dei clienti, superando anche un colosso da 7.000 ristoranti come Pizza Hut. La ricetta è semplice: da Blaze si può ordinare e creare la propria pizza con tutti i condimenti desiderati e vedersela davanti in tre minuti, stile self-service ma con un prodotto di qualità eccellente. James se ne è innamorato praticamente subito dopo averlo provato e il suo coinvolgimento è stato automatico: la stella dei Cleveland Cavaliers è investitore, licenziatario e uomo immagine della catena, sponsorizzandola tanto attraverso i suoi canali social (che tra Twitter, Facebook e Instagram raggiungono 91 milioni di persone) quanto con gli spot, di cui uno diventato virale un anno fa in cui faceva finta di essere un impiegato di nome “Ron”.

“LeBron ci ha aiutati a spingere il nostro brand in maniera ben superiore a quello che ci si sarebbe potuti aspettare” ha dichiarato il CEO di Blaze Pizza Jim Mizes. Basti pensare che nel 2015 LeBron ha lasciato il suo vecchio sponsor McDonald’s e i 15 milioni di dollari in quattro anni del suo contratto di endorsement per dedicarsi completamente a Blaze insieme al suo partner Maverick Carter, con il quale possiede 17 ristoranti (12 a Chicago e 5 nel South Florida) con l’obiettivo di aggiungerne ancora. Quando i due ne hanno parlato in un episodio di "Kneading Dough", un talk show di Carter sulla piattaforma Uninterrupted (un altro degli investimenti di James), LeBron ha sottolineato come una delle cose che lo ha convinto a dedicarsi anima e corpo a Blaze sia stata non solo la possibilità di avere un business migliore, ma anche uno che si adatta meglio allo stile di vita sano che intende comunicare. “Una volta provato il prodotto ed essermene convinto, è stata più una questione di poter costruire tutto da zero, di essere parte di qualcosa dal primo giorno. E se non avesse funzionato, avrei potuto incolpare solamente me stesso”. A quanto pare, però, l’investimento è stato eccellente: l’azienda è partita da 6 milioni di vendite totali nel 2013 ai 185 dello scorso anno, con l’obiettivo di toccare 285 quest’anno e 1.1 miliardi nel 2022, aggiungendo dai 100 ai 150 ristoranti dal 2018 in poi con la possibilità di estendersi anche internazionalmente, oltre ai 32 stati già toccati e in Canada. E se anche Cristiano Ronaldo lo ha superato al primo posto tra gli atleti più pagati al mondo, il futuro a lungo termine di James grazie agli investimenti con Blaze, Uninterrupted e la sua compagnia di produzione SpringHill Entertainment rimane radioso.