Bye Bye Yankee, chiude oggi lo stadio del mito

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Lou Gehrig, il campione da cui prende il nome la malattia, il 4 luglio '39 allo Yankee Stadium
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New York: al posto dell'impianto, che al termine della partita di stanotte tra New York e Baltimore sarà demolito, sorgerà un grande parcheggio. Da qui sono passate leggende dello Sport e anche Papa Benedetto XVI

Prendete un newyorkese e chiedetegli cosa c'è all'incrocio fra la centosessantunesima strada e River Avenue. Il baseball, magari, potrà anche non piacergli, ma un newyorkese lo sa comunque: la risposta è una sola, lo Yankee Stadium.

Ancora per poco, visto che al termine della partita di stanotte tra New York e Baltimore, questo simbolo sportivo e sociale della città più famosa del mondo, sarà raso al suolo. Dal 1923 allo Yankee Stadium sono passati milioni di persone, newyorkesi, turisti, celebrità e tante storie da raccontare. Come quella della consacrazione di Babe Ruth a dio del baseball, come quella triste di Lou Gehrig, stroncato dalla malattia che oggi porta il suo nome.

Record da ricordare ce ne sono tanti, anche i numeri hanno costruito la storia dello yankee stadium, ma contano relativamente. la seconda casa dei newyorchesi viene abbattuta, al suo posto ne sorgerà una migliore, luccicante, più grande. La casa dei fuoricampo, la casa che ha ospitato anche 3 papi, l'ultimo Benedetto XVI lo scorso mese di aprile, world series leggendarie e commozione, quella dei funerali delle vittime degli attentati dell'11 settembre. Scompare, il vecchio Yankee Stadium, rimane, lo yankee stadium nella memoria, come tutte le cose belle. nemmeno le ruspe, dopotutto, possono cancellare 85 anni di storia.