Ballerini: "Lance è un atleta assoluto, può stupire ancora"

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Il ct azzurro: "E' un campione sopra la media". Saronni: "Sono curioso di vedere come si comporterà, i ritorni di solito non mi esaltano e ricominciare è sempre difficile". Di Luca: "Non mi interessa, nel 2009 punterò al mondiale"

"I ritorni dei grandi campioni non mi entusiasmano molto, ma quello di Lance Armstrong è particolare, perchè se ha scelto di farlo vuol dire che è convinto di poter ancora fare cose importanti". Giuseppe Saronni non nasconde la sua simpatia per il ciclista americano, sette volte vincitore del Tour de France, che oggi ha annunciato la sua partecipazione al Giro del centenario il prossimo anno, e si dice convinto che non sarà un ritorno solo pubblicitario. "La decisione era nell'aria - ha aggiunto il team manager della Lampre - Personalmente sono contento, ho avuto sempre grande simpatia per Armstrong. Il suo ritorno porterà curiosità e interesse negli sportivi, nei tifosi e anche negli avversari: sarà un motivo in più per tutti". Vincitore del giro d'Italia nel '79 e nell'83, Saronni non esclude a priori che il ciclista americano possa nuovamente vincere corse importanti: "Non so dire se il ritorno è legato anche al fatto di pubblicizzare la sua fondazione di ricerca sul cancro - ha concluso - Posso dire però che mi sembra una decisione meditata. Se uno come Armstrong torna a correre vuol dire che è certo di essere competitivo: darà filo da torcere a chi vuole vincere la corsa rosa. Se così non fosse, allora non avrebbe senso macchiare una carriera eccezionale".

"Una volta stabilito di tornare al ciclismo agonistico, Armstrong si trova di fronte all'esigenza di colmare una lacuna: nessun campionissimo del ciclismo si era concesso di non disputare il Giro d'Italia": così il direttore ciclismo di Rcs Sport Angelo Zomegnan ha spiegato i motivi che hanno indotto Lance Armstrong a partecipare al Giro d'Italia che si correrà nel 2009 dal 9 al 31 maggio. Inoltre, Zomegnan ha ricordato che "Lance è, ovviamente, il solo che, dopo aver vinto il Tour de France del Centenario, potrebbe centrare la leggendaria accoppiata col Giro d'Italia del Centenario". E poi "sa bene quale affetto gli italiani hanno per lui dagli anni in cui risiedeva sulle sponde del lago di Como, un affetto che non ha eguali negli altri Paesi d'Europa. Va poi considerato - ha aggiunto - il progetto della Lance Armstrong Foundation, più semplicemente Livestrong, all'interno del quale l'Italia e il Giro rappresenterebbero territori particolarmente indicati e dinamici per la sensibilizzazione generale al problema della lotta al cancro". Zomegnan ha poi spiegato che "i rapporti fra me e Lance Armstrong non si sono mai interrotti dal suo addio al ciclismo agonistico nel 2005. Durante uno dei frequenti contatti, quest'anno ho percepito la possibilita' che Lance potesse tornare alle competizioni da protagonista. Questa percezione è diventata concreta possibilita' subito dopo la sua straordinaria performance del 9 agosto scorso nella 100 miglia di Leadville, sulle Rocky Mountains, in Colorado, in sella a una mountain bike. Si è classificato secondo, ma mi hanno riferito un solo dato: volava! "I contatti - ha concluso Zomegnan - si sono infittiti tra Ferragosto e la metà di settembre. Ho ufficialmente invitato Lance al Giro d'Italia 2009 il 29 settembre in occasione di un mio viaggio a Austin, Texas, dove Armstrong risiede".

"Se Lance Armstrong parteciperà al prossimo Giro d'Italia darà risonanza maggiore alla corsa, ma per me non sarà un avversario per la vittoria finale, perchè l'anno prossimo punto sulle Classiche e sul Mondiale, non alla maglia rosa...". Firmato Danilo Di Luca, a cui brucia ancora non aver vestito la maglia azzurra ai recenti Mondiali di Varese. L'abruzzese della Lpr nella Corsa Rosa 2009 - che ha vinto nel 2007 - punterà semmai a vincere le tappe, concentrando l'impegno ad inizio e fine stagione, ma è il primo a sapere che 'un corridore del valore di Armstrong nel ciclismo è sempre bene accetto", anche a 3 anni dal ritiro. Perchè "con lui media e sponsor non si tirano indietro".

"A livello pubblicitario non può che farci piacere. Se già si parla del Giro 2009, quello del Centenario, solo perchè Armstrong ha deciso di parteciparvi, vuol dire che il ritorno di immagine sarà notevole. Poi, però...". Franco Ballerini, ct della nazionale azzurra di ciclismo che ha vinto gli ultimi tre mondiali, si aspetta un grosso ritorno mediatico dalla decisione di Lance Armstrong di tornare alle corse e partecipare, per la prima volta, al Giro d'Italia. Fatta questa premessa aggiunge: "A me i ritorni non danno grandi entusiasmi. Ma Lance non è un atleta normale. E' un campione sopra la media, un uomo che non fa mai nulla per caso. Se ha deciso di tornare in sella vuol dire che, con il suo staff, ha valutato davvero tutti i pro ed i contro. Alla fine, uno che ha smesso dopo aver vinto sette Tour di seguito, credo abbia più da perdere che da guadagnare. Però conosciamo la sua caparbietà e penso possa ancora stupire". Armstrong ha già detto che non verrà al Giro solo per preparare il Tour, ma cercherà di vincerlo: "Se si ripresenterà il Lance che avevamo lasciato, sarà difficile batterlo. Ma le primavere passano anche per lui".