"Federico, cuore e grinta. Ci mancherai tanto"

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Il ricordo di Paolo Bertolucci: "A 13 anni, uno prima degli altri, lo portai con me nel Centro Tecnico Federale di Cesenatico. Aveva grandi capacità e ha lottato contro tanti problemi fisici"

Dolore, rabbia, sgometo. L'improvvisa morte del giovane tennista Federico Luzzi ha lasciato tutti di stucco. Lo ricorda con grande tenerezza Paolo Bertolucci, l'ex capitano della squadra italiana di Coppa Davis e oggi nel team di SKY Sport: "E' davvero difficile commentare una notizia dolorosa come questa. E' terribilmente complicato trovare le parole giuste. Di Federico ho tanti bei ricordi. Uno in particolare mi riporta alla sua infanzia, quando riuscii a portarlo con me al Centro Tecnico Federale di Cesenatico. Aveva 13 anni, uno in meno rispetto agli altri convocati. Ma il suo talento era evidente e non c'era bisogno di aspettare ancora. Per questo andai ad Arezzo per convincere i genitori a lasciarlo partire. Si è affermato presto a livello giovanile e in ambito internazionale ha assaporato la Coppa Davis. Federico era uno a cui cuore e grinta non sono mai mancati, uno che ha dovuto lottare con tanti problemi fisici. Quella spalla capricciosa... E poi Federico ragazzo tra i ragazzi. Un 28enne come tanti, vivace, curioso, intelligente. E mercoledì, all'improvviso, il destino gli ha girato le spalle. Ciao Federico, ci mancherai".