Montano, lo scaricatore di porto che pianifica l'esilio

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Aldo Montano a Pechino 2008: con Diego Occhiuzzi e Luigi Tarantino ha vinto la medaglia di bronzo nella sciabola
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Il campione di scherma, olimpionico ad Atene, lavora nel cantiere navale del padre a Livorno. Ma per tornare in pedana e vincere è disposto a cambiare nazionalità: al 65% sarò a Londra 2012 con un passaporto non italiano

Aldo Montano potrebbe partecipare ai Giochi di Londra del 2012 ma non sotto i colori azzurri. E' lo stesso oro di Atene a confessarlo sia in un'intervista a Mattia Chiusano su "La Repubblica" che in un lungo articolo di Marco Ansaldo sulla "La Stampa", e ammettendo che "c'è un discorso aperto con le federazione di altri Paesi. Ma in particolare con una nazione la trattativa è molto avanzata".

Lo schermidore, che ora lavora al poreto di Livorno nel cantiere navale del padre Mario Aldo, non fa nomi, si limita a dire che "è una nazione fuori dall'Europa, anzi, fuori dal mondo, una nazione che non mi creerebbe ostacoli nella pratica per un nuovo passaporto". A voler fare un pronostico, "al 5% resto in nazionale, al 30% mi ritiro, il resto è per una nuova squadra a Londra".

Le percentuali di rimanere in azzurro, però, salirebbero vertiginosamente se la Federscherma richiamasse Christian Bauer, "il miglior allenatore sulla faccia della terra, che mi ha fatto vincere l'Olimpiade di Atene. Ha dimostrato con me, ma con anche con quel tale Zhong a Pechino, di poter fare vincere le Olimpiadi a chiunque. Dagli atleti tira fuori doti sovrannaturali". Montano confessa di averlo chiesto anche a Petrucci. "Tutti al mondo se lo contendono - insiste a proposito di Bauer - lui verrebbe da noi ma qui non lo vogliono, e lui lo sa. Eppure ci farebbe tanto comodo uno come lui. Costa? I soldi ce li metterei io. Di scherma non si campa, ma io ho l'età e la forza per fare bene un'altra Olimpiade, e ho fretta"..