Il corridore era risultato positivo alla Cera, la cosiddetta Epo di terza generazione, durante un test dell'Uci nel luglio scorso. Il Tribunale antidoping ha tenuto conto della collaborazione offerta dall'atleta
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Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato per un anno il corridore Emanuele Sella, confermando la richiesta dell'Ufficio della Procura antidoping del Coni presieduta da Ettore Torri. .Sella era risultato positivo all'Epo-Cera durante un test dell'Uci nel luglio scorso. Il Tribunale antidoping ha tenuto conto della collaborazione offerta dall'atleta.
L'Ufficio di Procura antidoping aveva disposto il deferimento di Sella (tesserato per la Società Csf Gruppo Navigare) al Tribunale nazionale antidoping del Coni, per la violazione dell'articolo 2.1. del Codice Wada, in relazione alla positività all'Eritropoietina ricombinante di tipo Mircera, in occasione del controllo antidoping disposto fuori competizione dall'Unione ciclistica internazionale a Mussolente (Vicenza), il 23 luglio scorso.
La Procura aveva chiesto un anno di squalifica, invece di due, per effetto dell'attenuante concessa in seguito alla collaborazione fattiva nell'indagine (art. 10.5.3. del Codice Wada) fornita dall'atleta veneto. Sella si era presentato davanti la Procura antidoping, presieduta da Ettore Torri, l'8 agosto scorso. Nell'ultimo Giro d'Italia era stato la rivelazione della corsa rosa, aggiudicandosi tre tappe in salita (Alpe di Pampeago, Marmolada e Tirano) e sfiorando il successo nella breve ma massacrante crono individuale sullo sterrato che conduceva a Plan de Corones.
Il Tribunale nazionale antidoping ha squalificato per un anno il corridore Emanuele Sella, confermando la richiesta dell'Ufficio della Procura antidoping del Coni presieduta da Ettore Torri. .Sella era risultato positivo all'Epo-Cera durante un test dell'Uci nel luglio scorso. Il Tribunale antidoping ha tenuto conto della collaborazione offerta dall'atleta.
L'Ufficio di Procura antidoping aveva disposto il deferimento di Sella (tesserato per la Società Csf Gruppo Navigare) al Tribunale nazionale antidoping del Coni, per la violazione dell'articolo 2.1. del Codice Wada, in relazione alla positività all'Eritropoietina ricombinante di tipo Mircera, in occasione del controllo antidoping disposto fuori competizione dall'Unione ciclistica internazionale a Mussolente (Vicenza), il 23 luglio scorso.
La Procura aveva chiesto un anno di squalifica, invece di due, per effetto dell'attenuante concessa in seguito alla collaborazione fattiva nell'indagine (art. 10.5.3. del Codice Wada) fornita dall'atleta veneto. Sella si era presentato davanti la Procura antidoping, presieduta da Ettore Torri, l'8 agosto scorso. Nell'ultimo Giro d'Italia era stato la rivelazione della corsa rosa, aggiudicandosi tre tappe in salita (Alpe di Pampeago, Marmolada e Tirano) e sfiorando il successo nella breve ma massacrante crono individuale sullo sterrato che conduceva a Plan de Corones.