Valverde, guerra tra il Coni e il giudice spagnolo

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Secondo fonti spagnole, il procedimento della Procura Antidoping a carico del ciclista non sarebbe valido. Il Coni replica affermando "che gli atti dell'inchiesta Operacion Puerto sono stati acquisiti nel pieno rispetto delle norme vigenti"

Il procedimento avviato dalla Procura Antidoping del Coni a carico del ciclista spagnolo Alejandro Valverde sarebbe nullo. A sostenerlo, secondo quanto afferma il quotidiano spagnolo Marca, è Antonio Serrano, giudice istruttore della Operacion Puerto, inchiesta antidoping a cui fanno riferimento le accuse nei confronti del vincitore di due Liegi-Bastogne-Liegi.

Il magistrato avrebbe infatti emesso un atto nel quale "viene proibito espressamente l'uso di prove ottenute nell'ambito di un'indagine relativa ad un delitto (l'Operacion Puerto contesta un reato contro la salute pubblica, ndr) per investigare su altri, come nel caso del ciclista spagnolo Alejandro Valverde Belmonte". Secondo Serrano la Procura Antidoping del CONI sarebbe inoltre "un organo amministrativo dipendente dal Ministero della Cultura italiano e pertanto, in alcuni casi, vincolato alle norme della giustizia ordinaria". Il ciclista, difeso dall'avvocato Federico Cecconi, sarà comunque ascoltato domani a Roma.

La Procura Antidoping "preso atto del provvedimento emanato dal Giudice Istruttore 31 di Madrid, ritiene non fondate le eccezioni sollevate in quanto gli atti dell'inchiesta, 'Operacion Puerto', sono stati acquisiti nel pieno rispetto delle norme vigenti, anche in materia di rogatorie internazionali". La Procura del comitato olimpico spiega anche che "per quanto concerne le evidenze circa le matrici biologiche connesse  all'Operacion Puerto', le stesse sono state acquisite direttamente dall'autorità Giudiziaria Penale italiana e sono tuttora nella piena disponibilità della stessa. E'  incontestabile che, per la normativa italiana, nel procedimento disciplinare sportivo sono pienamente utilizzabili le fonti di  prova provenienti da procedimenti penali".

L'ufficio della Procura anticipa anche che "comunque, è in possesso di  elementi di prova indipendenti dalle rogatorie che consentono di procedere disciplinarmente nei confronti dell'atleta Alejandro Valverde Belmonte per le violazioni delle norme sportive antidoping, così come a lui già contestate". Per il corridore spagnolo resta confermata "la convocazione disposta per domani alle ore 17 presso lo Stadio Olimpico di  Roma. La sua eventuale non giustificata assenza potrà essere motivo di ulteriore contestazione di addebito".