L'Uci apre rapporto su Armstrong per un controllo antidoping

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Lance Armstrong
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L'Unione ciclistica internazionale fa sapere che il texano ha avuto un comportamento "inatteso" al termine della tappa di Saint-Jean-Cap-Ferrat per un test a sorpresa. Ancora però non sono state esaminate eventuali violazioni del codice Wada

Lance Armstrong avrebbe tenuto un "comportamento inatteso" durante il ventiquattresimo controllo antidoping subito dal momento del ritorno alle competizioni. Si tratta, secondo quanto riferito dall'agenzia antidoping francese, del test a sorpresa effettuato dal corridore texano il 17 marzo a Saint-Jean-Cap-Ferrat, nelle Alpi Marittime. Il comportamento di Armstrong è stato oggetto di un rapporto che il medico incaricato del controllo ha trasmesso il 30 marzo all'Unione ciclistica internazionale e all'agenzia mondiale antidoping.

Durante il test, il rappresentante dell'agenzia transalpina aveva prelevato ad Armstrong un campione di urine, uno di sangue e un terzo di capelli. L'Uci ha commentato la vicenda con il capo della comunicazione Enrico Carpani: "L'Uci non è competente per giudicare questo caso. Dato che si tratta di un controllo fuori dalle competizioni effettuato da un'agenzia nazionale, è questa che ha la competenza", ha detto Carpani. L'agenzia antidoping francese starebbe tuttavia attendendo una risposta dell'Uci prima di esaminare eventuali violazioni del codice mondiale antidoping da parte del corridore dell'Astana.