E' destinata a far discutere la normativa sui controlli antidoping varata dal governo spagnolo che allarga le maglie dei controlli: i cambi di domicilio degli atleti andranno cioè comunicati solo se superiori ai 3 giorni
E' destinata a far discutere la normativa sui controlli antidoping varata dal governo spagnolo. Il decreto legge, approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri, si pone in netto contrasto con i principi dell'agenzia mondiale antidoping (Wada) e pare allargare notevolmente le maglie dei controlli. Il nodo centrale è quello della reperibilità degli atleti, l'unico vero modo di effettuare i controlli a sorpresa.
Se la Wada richiede agli atleti di riferire, attraverso un apposito sistema online, momento dopo momento i propri spostamenti, in Spagna sarà sufficiente comunicare il domicilio abituale, il luogo degli allenamenti, le competizioni in programma. Eventuali cambi di domicilio, secondo i contenuti del decreto resi noti in un lungo articolo da El Pais, andranno comunicati solo se superiori ai tre giorni.
Se la Wada richiede agli atleti di riferire, attraverso un apposito sistema online, momento dopo momento i propri spostamenti, in Spagna sarà sufficiente comunicare il domicilio abituale, il luogo degli allenamenti, le competizioni in programma. Eventuali cambi di domicilio, secondo i contenuti del decreto resi noti in un lungo articolo da El Pais, andranno comunicati solo se superiori ai tre giorni.