Ciclismo, -7 al Giro d'Italia. Sarà derby Basso-Armstrong
Altri SportComincia la settimana che conduce alla partenza del 92° Giro, quello del Centenario. Sabato prossimo il via da Venezia, dopo 21 tappe passerella finale a Roma. Ecco come stanno Lance e Ivan, i due grandi rivali annunciati per il rosa
Pronti, via. Comincia la settimana che conduce alla partenza del 92° Giro d'Italia di ciclismo, quello del Centenario, e si va ormai delineando il quadro complessivo delle squadre che sabato prossimo partiranno dal Lido di Venezia, dove si aprirà e si chiuderà la prima delle 21 tappe inserite nel programma di questa edizione.
E' ormai confermata la partecipazione di Lance Armstrong, che ha deciso di presentarsi al via della gara a tappe italiana dopo avere vinto per sette volte il Tour de France (record assoluto ed inattaccabile), ma soprattutto dopo avere annunciato il proprio rientro all'attività agonistica. Le settimane che hanno avvicinato Re Lance al Giro sono state tormentate e ricche di suspence, per via dell'incidente occorso al texano nella Vuelta di Castiglia y Leon, dove si era rotto una clavicola. La partecipazione di Armstrong è stata a lungo in bilico, ma l'atleta a stelle e strisce è abituato a remare controvento e anche questa volta è riuscito a sconfiggere un guaio fisico e la cabala. Armstrong è rientrato in New Messico e ha dimostrato di essere in discreta forma, guadagnandosi un podio nella cronometro.
Sarà al via di Venezia anche Ivan Basso, che disertò per la nota sospensione il Giro vinto da Contador. Il problema principale del Giro del Centenario è legato alle insidie del percorso: quella che partirà è infatti una gara a tappe che va affrontata subito col cuore in gola, con la grinta, la determinazione e la tenuta atletica dei giorni migliori, perché fin da subito propone le grandi salite, invertendo l'ordine e concludendosi a Roma il 31 maggio, in una specie di passerella ai Fori Imperiali sul modello francese dei Campi Elisi, a Parigi.
Trentotto le montagne inserite nel percorso: la prima si affronterà già alla 4a tappa, in programma il 12 maggio, la Padova-San Martino di Castrozza, lunga 165 km, con l'ascesa finale di 12,9 km, un dislivello di 744 metri, una pendenza media del 5,8% e una massima del 10. Nello stesso giorno i corridori affronteranno anche il Croce d'Aune. Il giorno dopo si scenderà prima a valle, ma nel finale altra micidiale ascesa verso l'Alpe di Siusi, una salita di 24,9 km, con un dislivello addirittura di 1.513 metri, pendenza media del 6,1% e massima dell'11. Il tutto dopo avere scalato anche il Passo Rolle.
Insomma, ci vorranno subito gambe, tenuta, concentrazione e grande forza d'animo, in questo Giro disegnato al contrario, che porterà la carovana da nord a sud e che non scenderà al di sotto della Campania, prima del gran finale capitolino. Sarà anche il Giro che porterà un po' di conforto alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo, con le tappe di Chieti e di Sulmona; ma anche un Giro all'insegna della lotta al doping, visto che da quest'anno verranno introdotti gli stessi meccanismi di controllo del Tour de France dell'anno scorso.
E' ormai confermata la partecipazione di Lance Armstrong, che ha deciso di presentarsi al via della gara a tappe italiana dopo avere vinto per sette volte il Tour de France (record assoluto ed inattaccabile), ma soprattutto dopo avere annunciato il proprio rientro all'attività agonistica. Le settimane che hanno avvicinato Re Lance al Giro sono state tormentate e ricche di suspence, per via dell'incidente occorso al texano nella Vuelta di Castiglia y Leon, dove si era rotto una clavicola. La partecipazione di Armstrong è stata a lungo in bilico, ma l'atleta a stelle e strisce è abituato a remare controvento e anche questa volta è riuscito a sconfiggere un guaio fisico e la cabala. Armstrong è rientrato in New Messico e ha dimostrato di essere in discreta forma, guadagnandosi un podio nella cronometro.
Sarà al via di Venezia anche Ivan Basso, che disertò per la nota sospensione il Giro vinto da Contador. Il problema principale del Giro del Centenario è legato alle insidie del percorso: quella che partirà è infatti una gara a tappe che va affrontata subito col cuore in gola, con la grinta, la determinazione e la tenuta atletica dei giorni migliori, perché fin da subito propone le grandi salite, invertendo l'ordine e concludendosi a Roma il 31 maggio, in una specie di passerella ai Fori Imperiali sul modello francese dei Campi Elisi, a Parigi.
Trentotto le montagne inserite nel percorso: la prima si affronterà già alla 4a tappa, in programma il 12 maggio, la Padova-San Martino di Castrozza, lunga 165 km, con l'ascesa finale di 12,9 km, un dislivello di 744 metri, una pendenza media del 5,8% e una massima del 10. Nello stesso giorno i corridori affronteranno anche il Croce d'Aune. Il giorno dopo si scenderà prima a valle, ma nel finale altra micidiale ascesa verso l'Alpe di Siusi, una salita di 24,9 km, con un dislivello addirittura di 1.513 metri, pendenza media del 6,1% e massima dell'11. Il tutto dopo avere scalato anche il Passo Rolle.
Insomma, ci vorranno subito gambe, tenuta, concentrazione e grande forza d'animo, in questo Giro disegnato al contrario, che porterà la carovana da nord a sud e che non scenderà al di sotto della Campania, prima del gran finale capitolino. Sarà anche il Giro che porterà un po' di conforto alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo, con le tappe di Chieti e di Sulmona; ma anche un Giro all'insegna della lotta al doping, visto che da quest'anno verranno introdotti gli stessi meccanismi di controllo del Tour de France dell'anno scorso.