Scatta il Giro. Il ct Ballerini: gara indecifrabile

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Il via a Venezia con la cronometro, arrivo il 31 maggio a Roma. Il commissario tenico della Nazionale analizza il percorso e individua i favoriti: gara subito difficilissima, l'americano da guardare sarà Levi Leipheimer. Italiani? Basso e Cunego

Il Giro d'Italia, che quest'anno celebra il proprio centenario, a prima vista appare ancor più duro e difficile degli anni scorsi. Di certo è indecifrabile, se non altro perché propone un tracciato che si snoda al contrario: non da sud a nord, come avveniva negli altri anni, ma alla rovescia. Partenza da Venezia, domani, e arrivo a Roma domenica 31 maggio.

L'altra novità è rappresentata dalla presenza per la prima volta di Lance Armstrong, re del Tour fino al 2005, che quasi un anno fa ha deciso di rimettersi in discussione, rispolverando la propria bici. Sarà lui l'attrazione principale della 92ma corsa rosa. "A livello mediatico tutto ruoterà attorno ad Armstrong  - è l'opinione del ct campione del mondo, Franco Ballerini, al seguito del Giro -. Lo statunitense è una grande star, che  rende molto dal punto di vista mediatico, sia per quello che ha fatto sia per quello che potrà fare anche nella lotta al cancro".

L'icona di Armstrong è destinata a brillare, ma sul piano agonistico il discorso cambia. Lo statunitense non è più quello di una volta, anche se... "Le primavere passano anche  per i grandissimi come lui - spiega Ballerini -. A questo va  aggiunto che la Dea bendata non è stata particolarmente benevola nei suoi confronti: Armstrong è stato sfortunato, rompendosi la clavicola in un momento-chiave della preparazione,  a marzo. Alla fine potrebbe pagare dazio a questo contrattempo. Quest'anno bisognerà partire  subito bene, perché già alla 4a tappa la strada comincia a salire".

Sembra esserci un solo favorito, nel Giro del centenario: ed è un altro statunitense, compagno di squadra di Armstrong nell'Astana. "Levi Leipheimer  - confessa il ct azzurro - è l'uomo per una corsa come questa: va forte a cronometro e possiede una buona resistenza in salita. Però, lo ripeto: è un  Giro difficile, che non concede la possibilità di risparmiarsi all'inizio. Per questo si potrebbero registrare delle sorprese. Leipheimer, a livello fisico, è un corridore completo, ma un  regolarista come Ivan Basso potrebbe sicuramente metterlo in difficoltà".

Tra gli italiani, Ballerini, oltre che su Basso, sceglie di puntare su Damiano Cunego, vicecampione del mondo a Varese un anno fa. "C'è grande attenzione su di lui, per capire cosa può fare - ammette -. E' maturo, lo abbiamo visto andare molto forte ad inizio di stagione. Può essere pronto per un altro  grande Giro. Potrebbe forse pagare un pochino la mancanza di una  squadra in grado di spalleggiarlo".

Sarà il primo Giro senza Paolo Bettini, ma anche con i nuovi  sistemi di rilevamento per il doping, che danno seguito ad una  campagna di lotta e prevenzione inaugurata dall'Uci l'anno scorso al Tour de France. "La lotta al doping viene portata avanti, questoè evidente - spiega Ballerini -. Se tutto serve per fare trasparenza, ben vengano i controlli. Quella contro il  doping non è una battaglia semplice, ma viene combattuta in maniera energica".