Jesolo-Trieste, tappa in linea. Tocca ai velocisti

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Da Jesolo (Ve) a Trieste (156 km) la seconda tappa, in linea, del Giro d'Italia 2009 (foto per gentile concessione di Rcs Sport)
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IL PUNTO TECNICO di Gian Luca Donato. Per gli sprinter è l'occasione di mettersi in mostra, per Cavendish è l'opprtunità di continuare ad indossare la maglia rosa. Arrivo in volata e possibili sorprese negli ultimi 12 km da ripetere 3 volte

di GIAN LUCA DONATO



E' il suo anno, quello della consacrazione a stella del firmamento ciclistico. Marc Cavendish, signore in rosa al via della prima tappa "individuale", dopo la cavalcata vincente della sua Columbia nel cronoprologo di Venezia. Oggi a Trieste prima occasione per velocisti, ma anche prima possibilità per gli abituali dinamitardi del gruppo, coloro destinati a far saltare il banco con azioni più o meno improbabili.

Da una parte i velocisti avranno una prima grande vetrina per mettere a segno il primo colpo, e probabilmente per Cavendish quella di confermare il piacere di vestire in rosa. Dall'altra però, anche se il profilo tutto sommato piatto della tappa suggerisce un arrivo in volata, il circuito finale di 12 km da ripetere 3 volte è senz'altro adatto ai colpi di mano dei cosiddetti finisseur. La salita del Montebello, il cui ultimo passaggio è a soli 4 kilometri e mezzo dal traguard, non è troppo difficile; la brevità della tappa potrebbe dar fastidio a qualcuno.

Per il resto non ci sono grandi problemi, e anche il classico arrivo in piazza dell'Unità d'Italia può favorire entrambe le soluzioni. Marc Cavendish è oggi il numero uno al mondo in volata. I successi stagionali e la vittoria alla Sanremo sono soltanto la conferma di uno straordinario talento. Adesso c'è anche la maglia rosa che ne accende ancora di più i colori della sua gioventù. Lo scorso anno ha vinto 2 volte alla corsa rosa, ma il suo amore per l'Italia (sta comprando una casa a Quarrata in Toscana) gli darà ancora energia per dominare il parco velocisti, quest'anno meno ricco del passato, anche a causa di molti infortuni che hanno tolto di mezzo gente come Mc Ewen, Bennati e Freire.

Ci sarà Petacchi, ma deve ancora dimostrare quest'anno di essere vincente contro i colleghi più veloci; sicuramente lo spezzino ha una buona convinzione, ma non basta. Il terzo incomodo? Potremmo dire ad oggi: cercasi. Già a Trieste potremmo capire se c'è qualcuno che può insidiare Cavendish e Petacchi. Un nome? Due: Pozzato e Gilbert, perché potrebbero infiammare l'ultimo passaggio sul Montebello, e magari andarsi a giocare la vittoria in un duello rusticano all'ultimo colpo di pedale.