Due donne poliziotte al timone della sicurezza del Giro
Altri SportParte dal Lido di Venezia, prima tappa, l'impegno di 40 operatori della Stradale (di cui 26 motociclisti) comandati dal Vice Questore Aggiunto Simonetta Lo Brutto. E a Milano, il giorno 17, un'altra donna guiderà un'iniziativa per i ragazzi sulla legalità
COMMENTA NEL FORUM DEL CICLISMO
Nell'immaginario collettivo e nei ricordi dei tanti appassionati di ciclismo, il Giro d'Italia è da sempre legato alla scorta della Polizia Stradale che assicura la sicurezza della gara e di chi circola sulle strade. Parte dal Lido di Venezia, prima tappa, anche l'impegno di 40 operatori della Polizia Stradale (di cui 26 motociclisti) scelti per la loro professionalità e comandati dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Simonetta Lo Brutto, una donna che per la seconda volta è al comando della scorta alla competizione ciclistica più importante.
Servizio reso ancora più efficace dalla tecnologia installata a bordo delle Alfa Romeo 159 con i colori Polizia che, grazie anche alla radiolocalizzazione della scorta, consente un costante monitoraggio utile alla sicurezza dei ciclisti, del pubblico e della viabilità interessata. Al via anche quest'anno la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, che da 11 anni si affianca al Giro d'Italia e che quest'anno avrà come partner proprio la Federazione ciclistica italiana.
Ancora una donna, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Federica Deleddà, guiderà insieme ad altri 7 dipendenti l'iniziativa rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie che, facendo leva sul clima festoso della manifestazione, ha l'obiettivo di coinvolgere i giovani per affermare la cultura di legalità sulle strade. Dopo incontri con Funzionari della Polizia Stradale sui temi della sicurezza, due classi di studenti saranno ospiti del Giro e con pettorine preparate per l'occasione potranno vivere da vicino la kermesse legata alla manifestazione. Un gruppo di ragazzi potrà salire a bordo del Pullman Azzurro presente a Milano in Piazza Duomo il 17 maggio. A conclusione della giornata, sarà un autobus dellaPolizia di Stato a riaccompagnare gli studenti a casa, dopo una giornata passata come "vedette della sicurezza".
Nell'immaginario collettivo e nei ricordi dei tanti appassionati di ciclismo, il Giro d'Italia è da sempre legato alla scorta della Polizia Stradale che assicura la sicurezza della gara e di chi circola sulle strade. Parte dal Lido di Venezia, prima tappa, anche l'impegno di 40 operatori della Polizia Stradale (di cui 26 motociclisti) scelti per la loro professionalità e comandati dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Simonetta Lo Brutto, una donna che per la seconda volta è al comando della scorta alla competizione ciclistica più importante.
Servizio reso ancora più efficace dalla tecnologia installata a bordo delle Alfa Romeo 159 con i colori Polizia che, grazie anche alla radiolocalizzazione della scorta, consente un costante monitoraggio utile alla sicurezza dei ciclisti, del pubblico e della viabilità interessata. Al via anche quest'anno la campagna di sicurezza stradale promossa dalla Polizia di Stato, che da 11 anni si affianca al Giro d'Italia e che quest'anno avrà come partner proprio la Federazione ciclistica italiana.
Ancora una donna, il Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Federica Deleddà, guiderà insieme ad altri 7 dipendenti l'iniziativa rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie che, facendo leva sul clima festoso della manifestazione, ha l'obiettivo di coinvolgere i giovani per affermare la cultura di legalità sulle strade. Dopo incontri con Funzionari della Polizia Stradale sui temi della sicurezza, due classi di studenti saranno ospiti del Giro e con pettorine preparate per l'occasione potranno vivere da vicino la kermesse legata alla manifestazione. Un gruppo di ragazzi potrà salire a bordo del Pullman Azzurro presente a Milano in Piazza Duomo il 17 maggio. A conclusione della giornata, sarà un autobus dellaPolizia di Stato a riaccompagnare gli studenti a casa, dopo una giornata passata come "vedette della sicurezza".