Sfrontato e sfacciatamente forte: attenzione a Boasson Hagen

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Edvald Boasson Hagen, norvegese classe 1987, domani compie 22 anni
Edvald-Boasson-Hagen

PIER AUGUSTO STAGI presenta una nuova categoria di corridori: portano tutti la stessa maglia, quella della Columbia, una sorta di Arsenal su due ruote che qui sta dimostrando di avere l'apprendimento facile. Su tutti un norvegese che domani compie 22 anni

di PIER AUGUSTO STAGI
direttore Tuttobici
da Bergamo



Un vecchio Giro per corridori giovani. Il Giro del Centenario cerca di scrollarsi di dosso quella patina di retorica che comincia a pesare e faticosamente cerca di guardare al futuro. Per la serie: va bene la celebrazione, ma vediamo di andare avanti. E ancora: il Giro del Centenario come punto di ripartenza e non di arrivo.

Così in questo Giro un po' datato continuano a circolare bimbi terribili. Sfrontati e sfacciatamente forti. E anche facilmente riconoscibili: portano tutti la stessa maglia, quella della Columbia, una sorta di Arsenal su due ruote che qui sta dimostrando di avere l'apprendimento facile. Arrivando persino a dare qualche lezione agli altri.

L'ultima in ordine di tempo è di un ragazzo di appena 21 anni, di Lillehammer, Edvald Boasson Hagen, nome complicato che presto diventerà familiare: succede a chi si fa notare con le vittorie. Compie ventidue anni domani, giorno della festa nazionale del suo Paese, la Norvegia: come regalo, conquista la sua prima tappa al Giro, dopo aver già partecipato alla festa di gruppo nella cronosquadre di Venezia.

Siccome nel suo impressionante ruolino di marcia (dieci successi nelle ultime due stagioni, una quarantina contando anche le due precedenti nelle gare minori) c'è già la Gand-Wevelgem del mese scorso, la conclusione è facile: anche questo è uno da tener d'occhio.