Arrigo Sacchi diventa consulente della Preparazione Olimpica

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Arrigo Sacchi è uno dei nuovi consulenti della preparazione olimpica del Coni
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L'ex ct della nazionale azzurra di calcio farà parte della commissione tecnica di esperti, varata ieri dalla Giunta Nazionale, come consulente del Coni. Si occuperà in particolare della consulenza per gli sport di squadra

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Arrigo Sacchi torna in campo: ci sarà anche l'ex allenatore del Milan e della nazionale tra i consulenti del Coni per la preparazione olimpica. "Sacchi - fa sapere il comitato olimpico - è uno dei nuovi consulenti della preparazione olimpica del Coni. L'ex ct della nazionale azzurra di calcio farà parte della commissione tecnica di esperti, varata ieri dalla Giunta nazionale. Tale commissione, già composta da Elio Locatelli e Antonio La Torre, opererà nell'ambito della preparazione olimpica, anche al fine di dare un supporto alle federazioni sportive nazionali".

"Sacchi - prosegue la nota - ha confermato questa mattina la sua disponibilità al progetto al segretario generale, Raffaele Pagnozzi, dichiarandosi orgoglioso e onorato di tale scelta". L'ex ct si occuperà in particolare della consulenza per gli sport di squadra. Il Coni, inoltre, "si riserva la possibilità di incrementare la commissione di esperti, qualora necessario, con altre figure professionali di elevata caratura tecnica".

"Se posso fare qualcosa per lo sport italiano alle Olimpiadi, se posso ripagare in parte tutto quello che ho ricevuto dal calcio, ben volentieri". Arrigo Sacchi ringrazia il Coni, il suo presidente Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, "che hanno pensato a me", e si dice pronto a tornare in campo come consulente per la preparazione olimpica.

"Con le conoscenze, le esperienze e la storia che ho, penso di poter essere utile - dice l'ex ct della nazionale di calcio - senza essere invadente". Voglia di rimettersi in gioco, insomma: "Sì, ma guardate che fino al 2006 sono stato direttore tecnico del Real, non è una vita fa - puntualizza -.  Io, a parte il ruolo di allenatore, in questi anni sono sempre stato disponibile: evidentemente non piacevo o non interessavo". Fino alla chiamata olimpica, appunto.