Il team fa sapere: "Premessa la totale estraneità ed essendo coerenti contro il doping, sospendiamo momentaneamente il nostro tesserato in attesa delle controanalisi". Intanto risulta positivo alla Cera anche il laziale De Bonis
Il team Lpr-Farnese ha sospeso dall'attività agonistica Gabriele Bosisio dopo l'annuncio da parte dell'Uci della positività del corridore lecchese all'Epo riscontratagli in un controllo antidoping a sorpresa svolto presso la sua abitazione di Rogeno lo scorso 2 settembre. "Premessa la totale estraneità della nostra squadra alla presunta positività di Bosisio - ha scritto la società in un comunicato - ma coerenti con la nostra linea di assoluto rigore contro il ricorso al doping adottiamo nei suoi confronti il provvedimento di momentanea sospensione in attesa delle controanalisi".
"Sconcertati e increduli - ha concluso la Lpr-Farnese - speriamo che le controanalisi possano dare ragione al corridore che si dichiara innocente. Ce lo auguriamo vivamente perchè in sei anni di lavoro in comune abbiamo avuto modo di apprezzare le doti umane e atletiche di Gabriele". Il test su Bosisio era stato effettuato dall'Uci secondo i dettami del "passaporto biologico", il profilo sanitario introdotto un anno fa in grado di riscontrare anomalie nei corridori confrontando parametri ematici e ormonali. L'atleta ha asserito di aver effettuato quindici controlli nella stagione in corso, sommando test svolti alle corse a quelli a sorpresa: "In nessun caso - ha spiegato Bosisio - sono stati evidenziati valori fuori norma".
Ancora un italiano del ciclismo professionistico positivo all'antidoping: si tratta di Francesco De Bonis, che è risultato non in regola con i valori ad un controllo dell'Uci il 7 maggio 2009, giorno di inizio del Giro d'Italia a Venezia. De Bonis è risultato positivo all'Epo di ultima generazione, il Cera.
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"Sconcertati e increduli - ha concluso la Lpr-Farnese - speriamo che le controanalisi possano dare ragione al corridore che si dichiara innocente. Ce lo auguriamo vivamente perchè in sei anni di lavoro in comune abbiamo avuto modo di apprezzare le doti umane e atletiche di Gabriele". Il test su Bosisio era stato effettuato dall'Uci secondo i dettami del "passaporto biologico", il profilo sanitario introdotto un anno fa in grado di riscontrare anomalie nei corridori confrontando parametri ematici e ormonali. L'atleta ha asserito di aver effettuato quindici controlli nella stagione in corso, sommando test svolti alle corse a quelli a sorpresa: "In nessun caso - ha spiegato Bosisio - sono stati evidenziati valori fuori norma".
Ancora un italiano del ciclismo professionistico positivo all'antidoping: si tratta di Francesco De Bonis, che è risultato non in regola con i valori ad un controllo dell'Uci il 7 maggio 2009, giorno di inizio del Giro d'Italia a Venezia. De Bonis è risultato positivo all'Epo di ultima generazione, il Cera.
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