La Procura della Repubblica di Roma ha restituito ai gestori i primi otto impianti di nuoto che erano stati sequestrati dal maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla costruzione senza autorizzazione di nuove strutture per i Mondiali di agosto
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La Procura della Repubblica di Roma ha restituito ai gestori i primi otto impianti di nuoto che erano stati sequestrati a cominciare dal maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla costruzione senza autorizzazione di nuove strutture in circoli sportivi in occasione dei Mondiali di nuoto svoltisi a Roma nell'agosto scorso. La decisione è conseguente all'impegno che tramite l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini, l'amministrazione capitolina ha assunto di sanare entro il prossimo mese di giugno la situazione dal punto di vista amministrativo. Resta perciò impregiudicato il profilo penale della vicenda.
Nel prossimo mese di giugno, alla scadenza del termine stabilito, la Procura farà un controllo e se non saranno state rispettate le promesse e i privati non avranno adempiuto ai propri obblighi, il sequestro tornerà pienamente valido. Gli impianti restituiti sono quelli dei circoli Cristo Re, Circoli Canottieri Acqua Aniene, Circolo Tiro a Volo-Polisportiva Parioli, Villa Flaminia, Agepi, Axa Immobil Sport, Real Sporting Village e Sport 2000.
La settimana prossima saranno esaminate tra il pubblico ministero Sergio Colaiocco e gli avvocati quali sono le iniziative da prendere per consentire lo sblocco dei lavori in altri tre circoli anch'essi privi di licenza comunale, circoli che sono Polisportiva Città Futura, Roma Team Sport e Roma 70. Allo stato rimane senza soluzione la situazione di 4 circoli, Salaria Sporting Village, Gap New City, Tevere Remo e Flaminio Sporting Club. Erano stati sequestrati nel maggio scorso perché oltre a non avere i permessi comunali non avevano quelli regionali.
Per violazione delle norme di tutela paesaggistica e di abusivismo edilizio e per aver costruito senza i necessari permessi, a seconda della posizione processuale, sono indagate 30 persone e i nomi di maggior rilievo sono quelli di Giovanni Malagò che ha presieduto la Commissione per i campionati mondiali di nuoto dell'estate scorsa e i commissari straordinari Angelo Balducci e Claudio Rinaldi. Nell'incontro tra il pm Sergio Colaiocco con l'assessore Marco Corsini la Procura ha preso atto che il Comune ha prospettato, per giungere al provvedimento adottato oggi, di attivare le azioni di sanatoria mentre i privati hanno assunto l'impegno di provvedere a presentare le richieste di sanatoria con precisi impegni e regolarizzare gli oneri concessori. Proprio queste promesse sono all'origine della decisione adottata dal magistrato.
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La Procura della Repubblica di Roma ha restituito ai gestori i primi otto impianti di nuoto che erano stati sequestrati a cominciare dal maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla costruzione senza autorizzazione di nuove strutture in circoli sportivi in occasione dei Mondiali di nuoto svoltisi a Roma nell'agosto scorso. La decisione è conseguente all'impegno che tramite l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini, l'amministrazione capitolina ha assunto di sanare entro il prossimo mese di giugno la situazione dal punto di vista amministrativo. Resta perciò impregiudicato il profilo penale della vicenda.
Nel prossimo mese di giugno, alla scadenza del termine stabilito, la Procura farà un controllo e se non saranno state rispettate le promesse e i privati non avranno adempiuto ai propri obblighi, il sequestro tornerà pienamente valido. Gli impianti restituiti sono quelli dei circoli Cristo Re, Circoli Canottieri Acqua Aniene, Circolo Tiro a Volo-Polisportiva Parioli, Villa Flaminia, Agepi, Axa Immobil Sport, Real Sporting Village e Sport 2000.
La settimana prossima saranno esaminate tra il pubblico ministero Sergio Colaiocco e gli avvocati quali sono le iniziative da prendere per consentire lo sblocco dei lavori in altri tre circoli anch'essi privi di licenza comunale, circoli che sono Polisportiva Città Futura, Roma Team Sport e Roma 70. Allo stato rimane senza soluzione la situazione di 4 circoli, Salaria Sporting Village, Gap New City, Tevere Remo e Flaminio Sporting Club. Erano stati sequestrati nel maggio scorso perché oltre a non avere i permessi comunali non avevano quelli regionali.
Per violazione delle norme di tutela paesaggistica e di abusivismo edilizio e per aver costruito senza i necessari permessi, a seconda della posizione processuale, sono indagate 30 persone e i nomi di maggior rilievo sono quelli di Giovanni Malagò che ha presieduto la Commissione per i campionati mondiali di nuoto dell'estate scorsa e i commissari straordinari Angelo Balducci e Claudio Rinaldi. Nell'incontro tra il pm Sergio Colaiocco con l'assessore Marco Corsini la Procura ha preso atto che il Comune ha prospettato, per giungere al provvedimento adottato oggi, di attivare le azioni di sanatoria mentre i privati hanno assunto l'impegno di provvedere a presentare le richieste di sanatoria con precisi impegni e regolarizzare gli oneri concessori. Proprio queste promesse sono all'origine della decisione adottata dal magistrato.
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