Vela, Soldini esce dalla tempesta e guadagna il primo posto
Altri SportGrande rimonta dell'imbarcazione Telecom Italia comandata dal duo italiano Soldini-D'Alì alla Solidaire du Chocolat: "E' una delle regate più dure che abbia mai fatto, siamo malconci fisicamente e non abbiamo dormito per la tempesta"
Dieci giorni di mare tra tempeste e cattivo tempo, ma ora Giovanni Soldini e Pietro D'Alì sono passati al comando della Solidaire du Chocolat, la prima transatlantica in doppio dalla Francia al Messico. La coppia di velisti a bordo di Telecom Italia guida la flotta dei sedici Class 40 rimasti in gara (su 24) dopo la partenza da St Nazaire. In seconda posizione Initiatives-Novedia (De Lamotte-Hardy) a 4,4 miglia di distanza dalla barca italiana (e 250 miglia più a sud), in terza Cargill-MTTM (Seguin-Tripon) a 28,9 miglia. Nonostante una fortissima depressione, Soldini e D'Alì, che da qualche giorno erano i più a nord ovest della flotta, hanno continuato ad attaccare nella notte recuperando più di 100 miglia in due giorni su Iniatives Novedia e riuscendo a superarlo nel corso della mattinata. Condizioni limite per il duo italiano a bordo di Telecom Italia.
"Questa è una delle regate più dure che abbia mai fatto - spiega Soldini -. Io e Pietro siamo un po' malconci fisicamente per i colpi subiti dalla barca contro onde altissime. Per di più abbiamo dormito pochissimo perchè la tempesta che abbiamo attraversato esigeva da parte nostra una continua attenzione, soprattutto in uscita con vento da nord ovest e mare incrociato. Adesso le onde sono in calo, abbiamo rimesso su un po' di vela. Queste condizioni dovrebbero durare altre 24 ore, dopo di che la situazione meteo si complica. Cercheremo di capire cosa fare. Ma credo che la priorità sarà quella di controllare il resto della flotta. La regata è ancora lunga, mancano 3600 miglia a Progreso, è ancora tutto da giocare. Bisognerà rimanere lucidi e stare sul pezzo fino alla fine".
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"Questa è una delle regate più dure che abbia mai fatto - spiega Soldini -. Io e Pietro siamo un po' malconci fisicamente per i colpi subiti dalla barca contro onde altissime. Per di più abbiamo dormito pochissimo perchè la tempesta che abbiamo attraversato esigeva da parte nostra una continua attenzione, soprattutto in uscita con vento da nord ovest e mare incrociato. Adesso le onde sono in calo, abbiamo rimesso su un po' di vela. Queste condizioni dovrebbero durare altre 24 ore, dopo di che la situazione meteo si complica. Cercheremo di capire cosa fare. Ma credo che la priorità sarà quella di controllare il resto della flotta. La regata è ancora lunga, mancano 3600 miglia a Progreso, è ancora tutto da giocare. Bisognerà rimanere lucidi e stare sul pezzo fino alla fine".
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