Tiger Woods, il caso è chiuso. Un po' troppo in fretta
Altri SportIl campionissimo di golf se l'è cavata con una multa e nessuna spiegazione, quando sembrava che la polizia fosse determinata ad andare a fondo a quella ricostruzione dei fatti piena di contraddizion. GUARDA LA FOTOGALLERY DI TIGER E CONSORTE
ASCOLTA LA TELEFONATA AI SOCCORSI DOPO L'INCIDENTE DI TIGER
di Barbara Grassi
Il caso è chiuso, sgombrate l'aula. Quante volte abbiamo sentito un giudice pronunciare queste parole in un film di Hollywood? Gli investigatori della Florida il caso Tiger Woods l'hanno chiuso davvero, un po' in fretta per la verità. Resta da vedere se l'aula mediatica si svuoterà o continuerà a chiedere che siano svelati tutti i misteri dell'incidente stradale più famoso del momento.
Cindy Williams: "L'incidente ha coinvolto una sola auto e una singola persona, uno delle migliaia che si verificano nel nostro Stato. il signor Woods ha soddisfatto tutte le nostre richieste: ha fornito patente, libretto di circolazione e assicurazione. con questo per la polizia della Florida il caso è chiuso".
Tiger Woods se l'è cavata con una multa e nessuna spiegazione, quando sembrava che la polizia fosse determinata ad andare a fondo a quella ricostruzione dei fatti piena di contraddizioni, a quei pettegolezzi che potevano costare alla moglie del campione un arresto e l'accusa di violenza domestica. Voci che i testimoni oculari non hanno confermato. Bill Sharpe: "Secondo alcuni, i miei clienti avrebbero visto qualcosa e non vorrebbero dirlo, ma questo non è vero. Hanno raccontato alla polizia tutto quello che sanno. non hanno mai assistito a violenze domestiche".
E così arriva precoce il lieto fine sul giallo di Isleworth e la favola di Tiger ricomincia come se niente fosse successo. Sulla prossima copertina di Golf Digest, la bibbia del golf, non c'è traccia delle ferite al viso che l'hanno costretto al ricovero in ospedale. Invece della moglie inferocita per le sue scappatelle, c'è niente meno che Mr President Obama. l'unico a cui Tiger può fare da caddy.
di Barbara Grassi
Il caso è chiuso, sgombrate l'aula. Quante volte abbiamo sentito un giudice pronunciare queste parole in un film di Hollywood? Gli investigatori della Florida il caso Tiger Woods l'hanno chiuso davvero, un po' in fretta per la verità. Resta da vedere se l'aula mediatica si svuoterà o continuerà a chiedere che siano svelati tutti i misteri dell'incidente stradale più famoso del momento.
Cindy Williams: "L'incidente ha coinvolto una sola auto e una singola persona, uno delle migliaia che si verificano nel nostro Stato. il signor Woods ha soddisfatto tutte le nostre richieste: ha fornito patente, libretto di circolazione e assicurazione. con questo per la polizia della Florida il caso è chiuso".
Tiger Woods se l'è cavata con una multa e nessuna spiegazione, quando sembrava che la polizia fosse determinata ad andare a fondo a quella ricostruzione dei fatti piena di contraddizioni, a quei pettegolezzi che potevano costare alla moglie del campione un arresto e l'accusa di violenza domestica. Voci che i testimoni oculari non hanno confermato. Bill Sharpe: "Secondo alcuni, i miei clienti avrebbero visto qualcosa e non vorrebbero dirlo, ma questo non è vero. Hanno raccontato alla polizia tutto quello che sanno. non hanno mai assistito a violenze domestiche".
E così arriva precoce il lieto fine sul giallo di Isleworth e la favola di Tiger ricomincia come se niente fosse successo. Sulla prossima copertina di Golf Digest, la bibbia del golf, non c'è traccia delle ferite al viso che l'hanno costretto al ricovero in ospedale. Invece della moglie inferocita per le sue scappatelle, c'è niente meno che Mr President Obama. l'unico a cui Tiger può fare da caddy.