In 5000 per l'addio a Ballerini. Martini: ho perso un figlio

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Ciao Ballero. Grande commozione e partecipazione a Casalguidi nel pistoiese per i funerali di Franco Ballerini
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A Casalguidi, nel pistoiese, in un'aria di grande commozione si sono svolti i funerali dell'ex ct della Nazionale di ciclismo. Il papà di Pantani: "E' insieme a Marco in Paradiso". I ricordi di Gimondi, Saronni, Di Franco, Armstrong, Paolini e Garzelli

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C'erano tutti i grandi campioni di oggi e di ieri alle esequie per Franco Ballerini, il ct della nazionale azzurra morto in un incidente di rally domenica scorsa. Oltre a Moser, Saronni, Gimondi e Loretto Petrucci sono arrivati Cipollini e Bugno, Corti, Saligoli, Bazzi, Martinelli e Fondriest, Scarponi, Tafi, Zanini, Sciuto e Paola Pezzo. Sempre presente, addoloratissimo e in disparte, Paolo Bettini indicato come successore di Ballerini alla guida della compagine azzurra. Anche il patron della Mapei Giorgio Squinzi è arrivato per un commosso 'arrivederci'. Presente anche Mario Galbusera, patron della Lampre. Tutto il mondo del ciclismo si è stretto attorno alla famiglia di Ballerini: alla madre Graziella, alla moglie Sabrina e ai figli Gian  Marco e Matteo, ai due fratelli del ct azzurro. Ma non solo: un breve saluto è stato portato anche da Marcello Lippi, ct della Nazionale di calcio, e dalle rappresentative juniores dell'Atalanta e della Lucchese, squadre dove aveva militato anche il figlio di Ballerini. Tra le corone di fiori che hanno accompagnato il feretro, oltre a quelle istituzionali e quella inviata dall'Inter, anche quella della Gazzetta dello Sport e quella del Giro d'Italia.

Avvolto nella bandiera olimpica il feretro contenente il corpo di Franco Ballerini ha lasciato la camera ardente per raggiungere la chiesa di San Pietro dove si svolte le esequie. Il lungo corteo, che ha attraversato due ali di folla, è stato preceduto dai labari di tante associazioni ciclistiche, da quello della Federazione ciclistica nazionale, del Coni, della Regione Toscana, oltre che dei Comuni di Pistoia e della Provincia. Il feretro è stato accolto da un lungo applauso e da molti 'forza Franco', urlati da tutti i presenti. Oltre alle maglie di Bettini e Cipollini che ricordano i titoli vinti, sul feretro che accoglieva il corpo di Franco Ballerini c'era anche una pietra della Parigi-Roubaix che viene data ai vincitori della corsa più celebre del circuito francese. Le esequie, celebrate nella piccola chiesa di San Pietro, sono state trasmesse anche su un grande schermo allestito sul sagrato.

I ricordi di papà Pantani e Martini - "Sono stati due ciclisti onesti. Adesso sono insieme in paradiso". Lo ha detto il padre di Marco Pantani. "Franco è stato molto vicino a Marco nei momenti di difficoltà. Ci scommetto, saranno insieme in Paradiso", ha detto il padre di Pantani. "Non ho più lacrime". Così Alfredo Martini, ct storico della nazionale di ciclismo e 'padre' sportivo di Franco Ballerini. Martini, accompagnato da alcuni ex ciclisti della nazionale, è arrivato alla camera ardente allestita alla misericordia di Casalguidi con gli occhi asciutti. "Ho perso un figlio - ha detto - e per questo non ho più lacrime".

Saronni e Gimondi -
Anche i grandi campioni di ieri hanno reso l'ultimo saluto a Franco Ballerini: Felice Gimondi e Beppe Saronni sono arrivati alla camera ardente a Casalguidi per ricordare "un grande uomo e un grande ciclista". "E' stato un uomo onesto e corretto. Il ciclismo perde un personaggio che ha interpretato il suo essere ct e l'essere atleta in modo egregio - ha detto Gimondi - Ricordo quella Roubaix che ha corso con le nostre biciclette: meritava di vincere anche quella e sarebbero state tre". Franco Ballerini "fa parte di quel ciclismo che sembra il ciclismo del passato - ha detto Saronni - Il ciclismo perbene, fatto di persone che si davano la mano, corrette, oneste, quel ciclismo buono che era fatto di persone e di rispetto. Quelle correttezza - ha concluso Saronni con le lacrime agli occhi - che sembra mancare oggi".

Armstrong - "Il mio ricordo di Franco Ballerini è innanzitutto quello di un ragazzo splendido, garbato e corretto, prima ancora che di un grande campione": nel giorno dell'ultimo saluto al tecnico della Nazionale anche Lance Armstrong, recordman di vittorie al Tour ha espresso, con un comunicato ripreso su internet, il suo cordoglio. "Ho corso per molte stagioni in gruppo con Franco e la notizia della sua prematura scomparsa mi ha riempito di tristezza. Sono vicino alla moglie e ai suoi due figli", ha concluso il campione texano del team RadioShack, capace di sconfiggere il cancro nella seconda metà degli anni Novanta.

Di Rocco - La mano appoggiata sulla bara, un rapido segno della croce e poi solo un 'ciao'. Così Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica nazionale e presidente dell'Uci ha salutato Franco Ballerini. "Franco è stato più di un commissario tecnico, Franco era il ciclismo, la faccia pulita del ciclismo - ha detto Di Rocco arrivando a Casalguidi dove è allestita la camera ardente -. Era il suo approccio che conquistava tutti, il suo modo di fare squadra, la sua forza di atleta, di farsi rispettare. Erano i suoi valori che l'hanno fatto essere un grande uomo, e un grande atleta". Sul vuoto lasciato da Ballerini alla guida dalla nazionale, Di Rocco ha detto "adesso non e' il momento, non abbiamo la forza ne il coraggio di pensare alla sua successione

Lutto al braccio - Stefano Garzelli, vincitore del Giro d'Italia del 2000, ha comunicato che domani farà il suo esordio stagionale in Francia al Giro del Mediterraneo a tappe con il lutto al braccio a ricordo del suo commissario tecnico. "Sarà dura essere completamente concentrato sulla corsa alla luce della tragedia di due giorni fa - ha spiegato il corridore varesino, 36 anni - Però io e i miei compagni di squadra dobbiamo continuare a fare ciò che amiamo, cioé gareggiare. Sono certo che è quello che avrebbe voluto Franco per il quale pedaleremo listati a lutto sulle strade francesi". Il team Acqua&Sapone del corridore varesino sarà l'unica formazione italiana al via al Giro del Mediterraneo che si concluderà domenica prossima.

Forfait - "Il mio legame con Ballerini era fortissimo e la mia mente è ora lontana dalle corse: do forfait al Giro del Mediterraneo e mi chiudo nel dolore": Luca Paolini, leader comasco per le classiche dell'Acqua&Sapone, ha comunicato la rinuncia alla corsa a tappe francese al via domani in segno di lutto per la morte del tecnico toscano. Paolini, 33 anni, oltre venti successi in carriera, aveva conquistato sotto la guida di Ballerini la medaglia di bronzo al Mondiale in linea di Verona 2004, oltre a partecipare alle Olimpiadi dello stesso anno e a essere scelto dall'ex commissario tecnico azzurro come uomo-cardine della Nazionale in altri appuntamenti iridati. "La scomparsa di Franco rappresenta per me una disgrazia troppo grande da sopportare: si e' creato un vuoto incolmabile, che lascia attonito tutto il mondo del ciclismo": ha concluso Paolini.

Speciale su Espn Classic- "La Parigi Roubaix è una delle corse più difficili al mondo. Fin da bambino ho sempre sognato di vincerla, sin da quando nel 1978 ho visto Francesco Moser entrare tutto solo nel velodromo di Roubaix e trionfare. Diciassette anni dopo sono riuscito a emularlo. Vincere la Roubaix era il mio sogno nel cassetto, ed essere riuscito ad aprire questo cassetto è stato meraviglioso". Le dichiarazioni rilasciate da Franco Ballerini in un'intervista a ESPN Classic lasciano oggi senza parole. ESPN Classic (canale 216 di  Sky), che celebra da sempre i grandi personaggi dello sport, dedica un commosso ricordo a Franco Ballerini proponendo domani (mercoledì 10 febbraio), rispettivamente, alle ore 22.00 e alle ore 24.00 (in replica giovedì alle ore 19.00), le edizioni del 1995 e 1998 della Parigi Roubaix, vinte dal ciclista toscano.