Super Pellegrini: "A Londra farò 100, 200, 400 e 800sl"

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Federica Pellegrini, regina assoluta del nuoto italiano e mondiale
TURKEY SWIMMING SHORT COURSE CHAMPIONSHIP

L'INTERVISTA. La campionessa, a Milano per la Swimming Cup, annuncia che agli Europei di agosto a Budapest gareggerà anche negli 800. Ma il bello viene alle prossime Olimpiadi del 2012. Un impegno da paura. GUARDA LA FOTOGALLERY

I CAMPIONI DEL NUOTO IN VISITA A L'AQUILA

di LUIGI VACCARIELLO

Ambizione e riconoscenza sono i sentimenti che animano le scelte di Federica Pellegrini. Lei, 22 anni da compiere il prossimo 5 agosto, la reginetta del nuoto italiano, ha finalmente svelato le gare che la vedranno protagonista ai prossimi Europei di Budapest (4-15 agosto). L’ambizione non le è mai mancata.

“L’appetito vien mangiando” recita un famoso proverbio. E di fame, Federica ne ha ancora parecchia. Così, dopo aver fatto un sol boccone di avversarie e record nei 200 e 400 stile libero, ecco la nuova sfida: gli 800 sl. La gara che tanto piaceva a chi l’ha guidata fino ai Mondiali e che ora da lassù la guarda con il sorriso, Alberto Castagnetti. L’uomo, l’amico, l’allenatore, per cui la campionessa veneta nutre una riconoscenza infinita: “E’ un po’ un obbligo morale. Lui voleva tanto che facessi questa gara anche se io non l’ho mai voluta fare”.

Sorriso sbarazzino, foulard intorno al collo, cappellino (con la scritta del sito internet appena lanciato in bella vista) sempre in testa e solita sicurezza disarmante. E’ questa la Federica Pellegrini che all’Harbour Club di Milano annuncia il programma che la porterà alle Olimpiadi di Londra 2012 a gareggiare nei 100, 200, 400 e 800 sl. Nessun preambolo alla Lippi, anche perché a Federica non piacciono i paragoni, tanto natatori quanto con altri sport, e giù via dritti alle domande.

Hai scelto le gare che farai agli Europei?

“Abbiamo deciso, insieme a Stefano Morini (che di Castagnetti ha raccolto l’eredità e il posto defilato nelle retrovie ad ascoltare la sua campionessa, ndr) che oltre a 200 e 400 farò anche gli 800 sl. Essendo prima delle mie due gare storiche nel programma di Budapest, la cosa mi aiuterà a rompere il ghiaccio. Ho detto proviamoci. So bene che le prime due posizioni in questa gara sono blindate da Friis e Adlington, ma dietro di loro non vedo grandi rivali. Per quanto riguarda le staffette, invece, farò solo 4x200 sl e 4x100 mista. Se arrivo in forma, spero di fare qualcosa di meglio degli assoluti di Riccione”.

Possibile che la Pellegrini si possa accontentare di un ipotetico bronzo negli 800 sl?
“Loro due sono le grandi favorite, ma una gara sbagliata può capitare a chiunque. Io mi sento magnificamente. Se azzecco la gara può succedere qualsiasi cosa”.

Ah ecco, questa è la Pellegrini che conosciamo. Quanto ha influito la stagione no della Filippi nella scelta di fare gli 800? La gara tanto gara a Castagnetti...
“Avevo deciso di fare questa gara già prima di Roma, lo si sapeva. I risultati di Alessia non hanno influenzato affatto questa scelta. E’ vero, gli 800 piacevano molto ad Alberto. Sono particolari proprio perché non li ho mai voluti fare, mentre lui (Castagnetti, ndr) voleva già che la facessi nel 2008. Questa scelta rappresenta per me un po’ un obbligo morale nei suoi confronti. Ma ribadisco, è una scelta che ho fatto io per prima. La voglia di mettermi in gioco non mi è mai mancata, dovreste saperlo. Lo faccio proprio perché non sono favorita e non la vivo come una ossessione. Faremo due test da qui in avanti in allenamento, senza gare. Non cambierò la mia preparazione che è improntata su 400 e 200, anche perché di km quest’anno in vasca ne ho fatti parecchi”.

Il famoso progetto “Castagnetti” prosegue dunque?

“Certo. La parte difficile sono proprio gli Europei. Saranno un vero e proprio test per preparare al meglio il progetto che a Londra 2012 dovrebbe comprendere anche i 100 sl. Anche se sto facendo una programmazione giorno per giorno, il progetto è a lunghissima gittata e solo il tempo potrà dirmi se sarà obiettivamente realizzabile. Ma la volontà e l’ambizione di portarlo a termine sono fortissime. Gli 800 sono una gara difficile. Questi Europei mi possono aiutare tantissimo a prendere confidenza con distanza e ritmo gara. Con la velocità invece (i 100sl, ndr) partiremo dal prossimo anno”.

Gli italiani hanno sempre fatto fatica a controllare la tensione in un grande evento su più di due gare. Come pensi di riuscirci?
“Prima facevamo fatica è vero, perché non eravamo abituati. Mi sembra che le cose invece stiano cambiando. Non sento alcun peso. Non mi spaventa come Roma, si tratta di un Europeo e non si disputa a casa nostra. Per me è un onore gareggiare per l’Italia”.

Tu che sei la regina dello sport italiano che consigli daresti agli azzurri del calcio?
“Sono due sport diversi. Paragonare queste due cose non va bene. Può capitare a chiunque di sbagliare. Anche a me. Per questa ragione cerco di migliorarmi sempre”.

Strizziamo un occhio al futuro. A Londra la Pellegrini vuole diventare la Phelps del nuoto femminile?
“Premesso che non mi piacciono i paragoni anche nel nuoto. Michael credo resterà nella storia. Vincere 8 ori alle Olimpiadi è quesi impossibile. E poi a me mancano le tre staffette. Diciamo che mi accontenterei di fermarmi a metà, 4 ori non li butterei affatto via”. Per la serie l’appetito vien mangiando. E Federica Pellegrini sembra tutt’altro che sazia.