Asian Games: incriminato un contapunti, atleta squalificata
Altri SportAi Giochi Asiatici è polemica. Al centro della discussione Yang Shu-chun, campionessa di taekwondo, che è stata eliminata mentre vinceva nove a zero contro una vietnamita. La federazione taiwanese ha presentato ricorso
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Prende i toni della polemica politica internazionale la squalifica a Guangzhou (ex Canton), dove sono in corso i Giochi Asiatici, della campionessa taiwanese di taekwondo Yang Shu-chun. L'atleta è stata squalificata mentre vinceva 9-0 contro una vietnamita perchè avrebbe indossato un conta punti non regolamentare. La federazione taiwanese, che contava su Yang per una medaglia, ha presentato ricorso, non accolto dalla federazione internazionale.
Secondo la stampa taiwanese, la decisione dei giudici è stata motivata solo dalla voglia di lasciare il campo libero a Wu Jingyu, campionessa cinese che ha vinto l'oro di specialità alle olimpiadi di Pechino nel 2008. La federazione internazionale che governa il taekwondo e i cinesi smentiscono il movente politico, peraltro smentito anche dalle autorità di Taipei. Oggi Yang Jin-Suk, segretario generale della federazione mondiale di taekwondo, ha annunciato una inchiesta sull'accaduto e che una commissione riesaminerà il video dell'incontro incriminato. Ma a Taiwan la cosa non ha smontato le polemiche. Chen Yi-an, importante giornalista sportivo televisivo, ha accusato la federazione di aver preso una decisione "politicamente motivata e scorretta", accusando la Cina di manovrare il tutto.
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Prende i toni della polemica politica internazionale la squalifica a Guangzhou (ex Canton), dove sono in corso i Giochi Asiatici, della campionessa taiwanese di taekwondo Yang Shu-chun. L'atleta è stata squalificata mentre vinceva 9-0 contro una vietnamita perchè avrebbe indossato un conta punti non regolamentare. La federazione taiwanese, che contava su Yang per una medaglia, ha presentato ricorso, non accolto dalla federazione internazionale.
Secondo la stampa taiwanese, la decisione dei giudici è stata motivata solo dalla voglia di lasciare il campo libero a Wu Jingyu, campionessa cinese che ha vinto l'oro di specialità alle olimpiadi di Pechino nel 2008. La federazione internazionale che governa il taekwondo e i cinesi smentiscono il movente politico, peraltro smentito anche dalle autorità di Taipei. Oggi Yang Jin-Suk, segretario generale della federazione mondiale di taekwondo, ha annunciato una inchiesta sull'accaduto e che una commissione riesaminerà il video dell'incontro incriminato. Ma a Taiwan la cosa non ha smontato le polemiche. Chen Yi-an, importante giornalista sportivo televisivo, ha accusato la federazione di aver preso una decisione "politicamente motivata e scorretta", accusando la Cina di manovrare il tutto.
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