Doping, Fuentes: se parlassi io... Ma la Spagna insorge
Altri SportIl celebre medico spagnolo, accusato di traffico di stupefacenti, rilascia dichiarazioni scottanti: la sua rete di presunti atleti dopati va oltre il ciclismo. I campioni del mondo replicano indignati: "Non siamo dopati". IL VIDEO
Spagna, "Operacion Galgo": arrestato il medico Fuentes
Non ha parlato con i giornalisti ma con i compagni di cella il dottor Eufemiano Fuentes, fermato in Spagna nel corso dell'operazione Galgo, lanciando una minaccia sorprendente: "se io parlassi non ci sarebbero nè europei nè mondiali" di calcio. Lo riferisce la stampa spagnola. Il delinquente comune David, ha raccontato ieri all'uscita della caserma dove si trovava in stato di fermo, il suo incontro con il ginecologo delle Canarie, imputato per un presunto reato contro la salute pubblica. "Il medico ci ha detto che l'altra volta (Operazione Puerto, 2006) l'hanno beccato con qualcosa, ma che questa volta non hanno trovato niente di niente", ha assicurato l'uomo ai media dopo aver chiesto una sigaretta.
Fuentes avrebbe aggiunto che lui è in carcere "perchè Marta Dominguez è campionessa del mondo e la procura lo vuole mettere in relazione con lei, anche se lui non ha niente a che fare". Fuentes aveva già affermato, dopo l'inizio dell'operazione Puerto, che la sua rete di presunti atleti dopati andava oltre il ciclismo. Fuentes è stato rimesso ieri in libertà, ma è imputato per due presunti reati contro la salute pubblica e traffico di sostanze stupefacenti.
"Noi non siamo dopati" - La Spagna campione del mondo non ci sta. Il ct Vicente Del Bosque e il centrocampista Xavi replicano ai sospetti alimentati dalle parole di Fuentes: "In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti", dice Del Bosque.
Alle parole del ct si aggiungono quelle di Xavi, perno del Barcellona e della seleccion. "E' un peccato che succedano queste cose nello sport spagnolo", dice il centrocampista pensando allo scandalo che coinvolge, per ora, 14 persone fermate. "Non ci sono ancora colpevoli, ma è una pena. Dal mondo del calcio possiamo dire che non c'e' nessun tipo di doping. Abbiamo vinto i Mondiali con la certezza di non essere dopati. Siamo tranquilli, non c'è alcun problema".
Non ha parlato con i giornalisti ma con i compagni di cella il dottor Eufemiano Fuentes, fermato in Spagna nel corso dell'operazione Galgo, lanciando una minaccia sorprendente: "se io parlassi non ci sarebbero nè europei nè mondiali" di calcio. Lo riferisce la stampa spagnola. Il delinquente comune David, ha raccontato ieri all'uscita della caserma dove si trovava in stato di fermo, il suo incontro con il ginecologo delle Canarie, imputato per un presunto reato contro la salute pubblica. "Il medico ci ha detto che l'altra volta (Operazione Puerto, 2006) l'hanno beccato con qualcosa, ma che questa volta non hanno trovato niente di niente", ha assicurato l'uomo ai media dopo aver chiesto una sigaretta.
Fuentes avrebbe aggiunto che lui è in carcere "perchè Marta Dominguez è campionessa del mondo e la procura lo vuole mettere in relazione con lei, anche se lui non ha niente a che fare". Fuentes aveva già affermato, dopo l'inizio dell'operazione Puerto, che la sua rete di presunti atleti dopati andava oltre il ciclismo. Fuentes è stato rimesso ieri in libertà, ma è imputato per due presunti reati contro la salute pubblica e traffico di sostanze stupefacenti.
"Noi non siamo dopati" - La Spagna campione del mondo non ci sta. Il ct Vicente Del Bosque e il centrocampista Xavi replicano ai sospetti alimentati dalle parole di Fuentes: "In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti", dice Del Bosque.
Alle parole del ct si aggiungono quelle di Xavi, perno del Barcellona e della seleccion. "E' un peccato che succedano queste cose nello sport spagnolo", dice il centrocampista pensando allo scandalo che coinvolge, per ora, 14 persone fermate. "Non ci sono ancora colpevoli, ma è una pena. Dal mondo del calcio possiamo dire che non c'e' nessun tipo di doping. Abbiamo vinto i Mondiali con la certezza di non essere dopati. Siamo tranquilli, non c'è alcun problema".