Coni: la crisi delle Società rischia di sgretolare lo Sport
Altri SportIl numero uno Gianni Petrucci lancia l'allarme durante il discorso d'apertura del Consiglio Nazionale: "Lo stato di difficoltà in cui versano le società sportive, di tutte le discipline, è una delle problematiche che desta maggiore preoccupazione"
"Lo stato di difficoltà in cui versano le società sportive, di tutti i livelli, di tutte le discipline, è indubbiamente una delle problematiche che desta maggiore preoccupazione. C'è il serio rischio che, senza la sua base, la piramide dello sport vada a sgretolarsi". E' l'allarme lancdurante il discorso d'apertura del 216° Consiglio Nazionale del Comitato Olimpicoiato dal presidente del Coni, Gianni Petrucci.
"Il momento è delicato, l'attuale congiuntura economica, il diminuito afflusso di risorse, sia dai privati che dagli enti territoriali, il divieto di sponsorizzazioni da pubbliche amministrazioni, la drastica riduzione dei proventi del 5 per mille dell'Irpef - ha spiegato Petrucci nelle sue comunicazioni al Consiglio Nazionale del Coni - sono tutti fattori negativi concomitanti che stanno mettendo in ginocchio le nostre società. C'è il serio rischio che, senza la sua base, rappresentata dalle società sportive, la piramide dello sport vada a sgretolarsi. Servirà un'analisi attenta e concreta".
Ma lo sport di vertice "tira" - Il presidente del Coni ha poi voluto ricordare che "le società sportive - oltre 100 mila tra Federazioni, Discipline Associate ed Enti di promozione - rappresentano il più grande bacino di volontariato del Paese, e svolgono una funzione sociale di grandissimo rilievo sul piano formativo ed educativo, soprattutto in un periodo, quale quello attuale, di grave crisi dei valori e in cui le istituzioni tradizionali, quali famiglia e scuola, hanno difficolta' ad esercitare il loro ruolo".
"Lo stato di salute dello sport italiano di vertice è buono, e anche a livello giovanile i risultati sono confortanti. Il nostro movimento ha quindi le potenzialità per mantenere un ruolo di prima fila e confermarsi ai vertici dello sport mondiale" ha dichiarato ancora il presidente del Coni. "Il 2010 è stato un anno ricco di soddisfazioni per lo sport italiano, sul piano dei risultati agonistici in molte discipline, olimpiche e non - ha quindi ricordato Petrucci -. Sulla scorta dei risultati ottenuti negli ultimi campionati mondiali, l'Italia, in un ipotetico medagliere, figurerebbe infatti all'ottavo posto nel mondo, migliorando di una posizione il risultato dei Giochi di pechino 2008, con quattro medaglie d'oro in più".
Il presidente del Coni ha poi sottolineato che "negli ultimi anni la competitività delle altre nazioni è fortemente aumentata e se pertanto vogliamo mantenerci ai massimi livelli di eccellenza, in particolare in prospettiva dei Giochi di Londra 2012, Sochi 2014 e Rio 2016, occorre un piano di intervento mirato ed un progetto coordinato tra tutte le componenti coinvolte". Il Consiglio Nazionale del Coni ha infine deliberato il nuovo tetto massimo di ingressi, per il 2010-2011, riservato agli atleti non appartenenti alla Comunità Europea. Dai 1.421 dello scorso anno, si è scesi a 1.395. Saranno poi le singole federazioni sportive a stabilire le ripartizioni.
"Il momento è delicato, l'attuale congiuntura economica, il diminuito afflusso di risorse, sia dai privati che dagli enti territoriali, il divieto di sponsorizzazioni da pubbliche amministrazioni, la drastica riduzione dei proventi del 5 per mille dell'Irpef - ha spiegato Petrucci nelle sue comunicazioni al Consiglio Nazionale del Coni - sono tutti fattori negativi concomitanti che stanno mettendo in ginocchio le nostre società. C'è il serio rischio che, senza la sua base, rappresentata dalle società sportive, la piramide dello sport vada a sgretolarsi. Servirà un'analisi attenta e concreta".
Ma lo sport di vertice "tira" - Il presidente del Coni ha poi voluto ricordare che "le società sportive - oltre 100 mila tra Federazioni, Discipline Associate ed Enti di promozione - rappresentano il più grande bacino di volontariato del Paese, e svolgono una funzione sociale di grandissimo rilievo sul piano formativo ed educativo, soprattutto in un periodo, quale quello attuale, di grave crisi dei valori e in cui le istituzioni tradizionali, quali famiglia e scuola, hanno difficolta' ad esercitare il loro ruolo".
"Lo stato di salute dello sport italiano di vertice è buono, e anche a livello giovanile i risultati sono confortanti. Il nostro movimento ha quindi le potenzialità per mantenere un ruolo di prima fila e confermarsi ai vertici dello sport mondiale" ha dichiarato ancora il presidente del Coni. "Il 2010 è stato un anno ricco di soddisfazioni per lo sport italiano, sul piano dei risultati agonistici in molte discipline, olimpiche e non - ha quindi ricordato Petrucci -. Sulla scorta dei risultati ottenuti negli ultimi campionati mondiali, l'Italia, in un ipotetico medagliere, figurerebbe infatti all'ottavo posto nel mondo, migliorando di una posizione il risultato dei Giochi di pechino 2008, con quattro medaglie d'oro in più".
Il presidente del Coni ha poi sottolineato che "negli ultimi anni la competitività delle altre nazioni è fortemente aumentata e se pertanto vogliamo mantenerci ai massimi livelli di eccellenza, in particolare in prospettiva dei Giochi di Londra 2012, Sochi 2014 e Rio 2016, occorre un piano di intervento mirato ed un progetto coordinato tra tutte le componenti coinvolte". Il Consiglio Nazionale del Coni ha infine deliberato il nuovo tetto massimo di ingressi, per il 2010-2011, riservato agli atleti non appartenenti alla Comunità Europea. Dai 1.421 dello scorso anno, si è scesi a 1.395. Saranno poi le singole federazioni sportive a stabilire le ripartizioni.