Europei, niente bis per Lamaitre: la 4x100 va all'Olanda

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L'Olanda ha conquistato l'oro nella staffetta 4x100 agli Europei di Helsinki (Foto Getty)
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Niente 'doppietta' per lo sprinter bianco più veloce del mondo, che agli Europei di atletica ambiva a bissare in staffetta l'oro conquistato nei 100. Terza la Francia. Nei 10.000 donne si ritira l'azzurra Ejjafini. Quinto Abate nei 110 ostacoli

Niente 'doppietta' per Christopher Lemaitre, lo sprinter bianco più veloce del mondo, che agli Europei di Helsinki 2012 ambiva a bissare in staffetta l'oro conquistato nei 100 metri. Invece ad imporsi nella 4X100 è stato il quartetto olandese (Mariano-Martina-Codrington-Van Luijk) che ha corso in 38.34.
Al secondo posto, e quindi argento, la Germania, terza (e bronzo) la Francia di Lemaitre.

Abate quinto nei 110 ostacoli - L'azzurro Emanuele Abate si è piazzato al quinto posto nella finale dei 110 ostacoli, vinta dal 21 enne russo Sergey Shubenkov, che ha corso in 13"16. L'argento è andato al francese Garfield Darien (13"20), il bronzo al polacco Artur Noga (13"27, primato nazionale eguagliato). In mezzo, anche il tedesco John (13"38). In definitiva Abate, per salire sul podio, avrebbe avuto bisogno di correre al di sotto del suo record italiano (13"28). L'Europeo del poliziotto di Alassio rimane comunque di notevole livello.

10.000 donne: ritiro per l'azzurra Ejjafini - L'attesa per la prova di Nadia Ejjafini nella finale dei diecimila donne degli Europei si spegne dopo poco più di sei chilometri. L'azzurra abbandona la corsa, e lascia l'onere di rappresentare l'Italia alla sola Elena Romagnolo. Ci vogliono poco più di quattro chilometri perché la gara prenda una sua fisionomia definita. E' il momento in cui va al comando l'irlandese Fionnuala Britton, la donna accreditata del miglior tempo tra le iscritte. Dopo un passaggio ai 5000 metri in 15:59.85, restano in sette al comando. E l'esatto momento in cui Nadia Ejjafini abbandona la corsa, mettendosi a sedere all'interno della pista. Ancora 800 metri, e la portoghese Dulce Felix rompe gli indugi, cambiando seccamente e scavando tra sé e le altre un divario di una quarantina di metri. Elena Romagnolo è nel gruppetto successivo, con le portoghesi Dias e Carneiro, in lotta per le posizioni dal settimo posto in avanti. La situazione non muta più: Felix vince in 31:44.75, davanti alla britannica Jo Pavey (in rimonta nel finale), 31:49.03, e all'ucraina Olha Skrypak, 31:51.32. Elena Romagnolo è ottava, in 32:42.31.