
Chissà come sarà la torta per il fenomeno. Forse simile a quella, a forma di bandiera giamaicana, che celebrava i suoi grandi record... e che Usain ha postato

Bolt in azione sui 200 metri alle Olimpiadi di Atene: niente medaglie nel suo esordio a cinque cerchi, a soli 18 anni

Fulmine un po' si nasce, un po' si diventa a forza di allenamenti...

E così ai mondiali di Osaka, Usain coglie le sue prime medaglie importanti: è secondo dietro a Gay sui 200 metri e argento anche nella staffetta 4x100

La consacrazione è ai Giochi di Pechino: Bolt arriva da favorito e chiude i 100 metri in 9.69, ritoccando il suo record: è la prima delle sue esultanze sfrenate

19.30: a Pechino Bolt abbatte anche il record - che pareva inarrivabile - di Michael Johnson sui 200

I mondiali di Berlino 2009 sono quelli della conferma: triplete di medaglie d'oro tra 100, 200 e staffetta e doppio record con 9.58 e 19.19

Va decisamente meno bene due anni dopo, a Daegu. Usain scherza troppo e si deconcentra: il risultato è una falsa partenza e la squalifica nella finale dei 100 metri. Comunque, conquista l'oro nei 200 (19.40) e nella staffetta

Una piccola delusione anche ai trials giamaicani in vista di Londra: Yohan Blake è in rampa di lancio e lo supera sia nei 100 che nei 200. E Bolt perde qualche certezza...

Ecco che i 100 metri dei Giochi di Londra, vinti in 9.63, sono innanzi tutto una liberazione per Bolt. Che dimostra ancora a tutti di essere il più forte

Anche sui 200 Bolt domina e "zittisce" tutti sulla linea d'arrivo. Il palcoscenico è ancora tutto per lui

Ritrovate le vittorie, il fulmine ritrova anche l'allegria: esulta, ride, scherza e imita il beniamino di casa Mo Farah

C'è tempo per il nuovo oro - con record impressionante - insieme alla staffetta giamaicana

Ormai la Bolt-mania è uscita dalle piste di atletica ed è divantata un fenomeno di costume: inevitabile il videogame dedicato ad Usain

Simboli a confronto: Usain Bolt e Bob Marley. Ormai è difficile dire quale sia il giamaicano più popolare