Liu Xiang: la tv cinese sapeva dell'infortunio
Altri SportPolemiche per la scoperta della farsa inscenata dalla Cctv sull'incidente occorso all'atleta durante la batteria dei 110 ostacoli a Londra: il commentatore conosceva le sue condizioni di salute, perché informato dal capo delegazione e dal tecnico
E' polemica in Cina dopo la scoperta della farsa messa in campo dalla televisione di stato cinese, la Cctv, sull'incidente occorso a Liu Xiang durante la batteria dei 110 ostacoli alle Olimpiadi di Londra. Il giornalista della televisione cinese che in diretta ha mostrato il dramma del corridore di Shanghai, sapeva infatti delle pessime condizioni di salute dell'atleta, perché informato dal capo delegazione e dall'allenatore dell'atleta cinese.
Liu, infatti, appena arrivato il 3 agosto a Londra, era stato sottoposto a degli accertamenti che avevano certificato che il problema al tendine di Achille destro, lo stesso che gli aveva impedito di difendere, a Pechino 2008, l'oro olimpico conquistato ad Atene 2004, gli avrebbe impedito di gareggiare. Secondo quanto hanno scoperto alcuni giornali cinesi e di Hong Kong, Yang Jian, il giornalista televisivo che all'incidente di Liu è arrivato ad onorarlo fino alle lacrime, paragonandolo ad un guerriero inerme, stanco, bisognoso di riposo, sapeva che Liu non avrebbe potuto competere. Ma la farsa è andata in scena lo stesso, nella disperazione dei cinesi che vedevano crollare sulla pista di Londra, al primo ostacolo, uno degli atleti più amati. Ora la notizia della scoperta del falso, per il quale il giornalista cinese aveva addirittura preparato quattro versioni a seconda di quello che sarebbe successo in pista, sta scatenando oltre un milione di messaggi di protesta e reazioni dei tifosi cinesi sulla rete, che, soprattutto nei microblog e nei servizi tipo Twitter, che parlano di 'farsa', di 'plagio', di 'fregatura'.
Gli stessi tifosi che si sono commossi al momento dell'incidente, che comunque tributarono a Liu onori, credendo nella versione ufficiale della maledizione olimpica, sperando in un suo ritorno. Yang aveva confessato ad alcuni suoi colleghi che sapeva che Liu non avrebbe potuto gareggiare, ma aveva avuto l'ordine dalle autorità di mantenere il segreto. Che Yang sapesse prima del fatto che Liu non potesse correre, dopo lo scoop dei giornali, è stata confermata anche ieri da Sha Tong, capo dei giornalisti della Cctv inviati a Londra, in un seminario organizzato dalla televisione sull'esperienza olimpica. La notizia è stata ripresa anche dalla stampa ufficiale cinese, con articoli sia del Global Times che del China Daily. Quest'ultimo scrive che "secondo gli esperti è normale per le televisioni preparare piani diversi per diverse eventualità in importanti eventi sportivi".
Liu, infatti, appena arrivato il 3 agosto a Londra, era stato sottoposto a degli accertamenti che avevano certificato che il problema al tendine di Achille destro, lo stesso che gli aveva impedito di difendere, a Pechino 2008, l'oro olimpico conquistato ad Atene 2004, gli avrebbe impedito di gareggiare. Secondo quanto hanno scoperto alcuni giornali cinesi e di Hong Kong, Yang Jian, il giornalista televisivo che all'incidente di Liu è arrivato ad onorarlo fino alle lacrime, paragonandolo ad un guerriero inerme, stanco, bisognoso di riposo, sapeva che Liu non avrebbe potuto competere. Ma la farsa è andata in scena lo stesso, nella disperazione dei cinesi che vedevano crollare sulla pista di Londra, al primo ostacolo, uno degli atleti più amati. Ora la notizia della scoperta del falso, per il quale il giornalista cinese aveva addirittura preparato quattro versioni a seconda di quello che sarebbe successo in pista, sta scatenando oltre un milione di messaggi di protesta e reazioni dei tifosi cinesi sulla rete, che, soprattutto nei microblog e nei servizi tipo Twitter, che parlano di 'farsa', di 'plagio', di 'fregatura'.
Gli stessi tifosi che si sono commossi al momento dell'incidente, che comunque tributarono a Liu onori, credendo nella versione ufficiale della maledizione olimpica, sperando in un suo ritorno. Yang aveva confessato ad alcuni suoi colleghi che sapeva che Liu non avrebbe potuto gareggiare, ma aveva avuto l'ordine dalle autorità di mantenere il segreto. Che Yang sapesse prima del fatto che Liu non potesse correre, dopo lo scoop dei giornali, è stata confermata anche ieri da Sha Tong, capo dei giornalisti della Cctv inviati a Londra, in un seminario organizzato dalla televisione sull'esperienza olimpica. La notizia è stata ripresa anche dalla stampa ufficiale cinese, con articoli sia del Global Times che del China Daily. Quest'ultimo scrive che "secondo gli esperti è normale per le televisioni preparare piani diversi per diverse eventualità in importanti eventi sportivi".