Bolt: "Per il mio coach dovrei fare i 400, io spero di no"
Altri SportIl campione giamaicano, l'uomo più veloce di tutti i tempi, ripercorre i suoi successi olimpici a Londra con uno sguardo al futuro e alla possibile nuova distanza, il giro di pista: "Se il coach dirà che li devo fare a quel punto staremo a vedere"
Usain Bolt tra passato e futuro. Il campione giamaicano, l'uomo più veloce di tutti i tempi, ripercorre i suoi successi olimpici a Londra: "L'Olimpiade è stata molto importante, il mio sogno era riuscire a distinguermi da quegli atleti che hanno vinto una sola medaglia. Sono andato a Londra e ho reso orgolgioso il mio Paese, i miei fan, me stesso e tutti quelli che hanno visto quello che ho fatto. Sono stato bravo"
E se giocare con il Manchester United resta il grande sogno di Bolt, pensando al suo futuro i 400 metri non sembrano rientrare nei suoi piani: "Il mio coach dice che dovrei fare anche i 400 metri, io spero di no ma è sempre lui a decidere. Se mi dirà che li devo fare a quel punto staremo a vedere". Per il campione giamaico, piuttosto, c'è sempre viva l'idea del salto in lungo.
E se giocare con il Manchester United resta il grande sogno di Bolt, pensando al suo futuro i 400 metri non sembrano rientrare nei suoi piani: "Il mio coach dice che dovrei fare anche i 400 metri, io spero di no ma è sempre lui a decidere. Se mi dirà che li devo fare a quel punto staremo a vedere". Per il campione giamaico, piuttosto, c'è sempre viva l'idea del salto in lungo.