La Vonn: voglio gareggiare contro i maschi in SuperG
Altri SportLa fuoriclasse americana dello sci, 27enne, ha chiesto di poter competere con i colleghi maschi nel SuperG di Lake Louise (Canada) in programma il 24 e 25 novembre. Una richiesta formale avanzata, tramite una nota, al direttore del circuito
Non è una provocazione. Lindsey Vonn, fuoriclasse americana dello sci 27enne, ha chiesto di poter competere con i colleghi maschi nel SuperG di Lake Louise in programma il 24 e 25 novembre. Una richiesta formale avanzata, tramite una nota, al direttore del circuito maschile, Günther Hujara.
Regolamento alla mano, non è facile dare risposta alla Vonn. Se n'è parlato a Zurigo, ma la discussione si è conclusa con un nulla di fatto. "Non abbiamo ancora preso una decisione — le parole del responsabile del settore femminile Atle Skaardal -, è più indicato che ne discuta il consiglio Fis del prossimo mese, dobbiamo studiare i regolamenti per vedere se è possibile".
La questione rimbalza quindi da ufficio a ufficio. Anche perché il timore è di sfalsare in qualche modo la competizione: il circo rosa sarebbe impegnato a Lake Louise la settimana seguente e Lindsey, qualora la Fis le desse l'ok, partirebbe avvantaggiata dalla possibilità di aver già provato e studiato la pista 7 giorni prima. Secondo gli esperti, la Vonn sarebbe condannata a sconfitta sicura contro i colleghi maschi, prevedendo che possa chiudere con un ritardo di circa 5 secondi.
L'iniziativa fa molto discutere. "Si tratta di una bella idea pubblicitaria, per far parlare di sé, ma impossibile da realizzare", ha detto il presidente della Federazione austriaca, Peter Schroecksnadel. "Per avere un vero confronto con i suoi colleghi maschi, Lindsey avrebbe dovuto scegliere tra l'altro una pista più impegnativa, come Kitzbuehel e Beaver Creek", ha aggiunto, invitando l'americana a partecipare invece a una gara maschile come apripista.
L'austriaca Marlies Schild, che in passato è scesa più volte come apripista in slalom maschile registrando anche buoni tempi, afferma che "dobbiamo restare con i piedi per terra, e prendere atto di certi svantaggi che la natura ci ha dato in confronto dei maschi".
Regolamento alla mano, non è facile dare risposta alla Vonn. Se n'è parlato a Zurigo, ma la discussione si è conclusa con un nulla di fatto. "Non abbiamo ancora preso una decisione — le parole del responsabile del settore femminile Atle Skaardal -, è più indicato che ne discuta il consiglio Fis del prossimo mese, dobbiamo studiare i regolamenti per vedere se è possibile".
La questione rimbalza quindi da ufficio a ufficio. Anche perché il timore è di sfalsare in qualche modo la competizione: il circo rosa sarebbe impegnato a Lake Louise la settimana seguente e Lindsey, qualora la Fis le desse l'ok, partirebbe avvantaggiata dalla possibilità di aver già provato e studiato la pista 7 giorni prima. Secondo gli esperti, la Vonn sarebbe condannata a sconfitta sicura contro i colleghi maschi, prevedendo che possa chiudere con un ritardo di circa 5 secondi.
L'iniziativa fa molto discutere. "Si tratta di una bella idea pubblicitaria, per far parlare di sé, ma impossibile da realizzare", ha detto il presidente della Federazione austriaca, Peter Schroecksnadel. "Per avere un vero confronto con i suoi colleghi maschi, Lindsey avrebbe dovuto scegliere tra l'altro una pista più impegnativa, come Kitzbuehel e Beaver Creek", ha aggiunto, invitando l'americana a partecipare invece a una gara maschile come apripista.
L'austriaca Marlies Schild, che in passato è scesa più volte come apripista in slalom maschile registrando anche buoni tempi, afferma che "dobbiamo restare con i piedi per terra, e prendere atto di certi svantaggi che la natura ci ha dato in confronto dei maschi".