Natale degli Sportivi: la Vezzali e gli olimpionici dal Papa
Altri SportBenedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i medagliati di Londra 2012 guidati dal presidente Petrucci, soffermandosi a parlare con la campionessa italiana, in attesa del secondo figlio. "Siate modelli da imitare", l'appello del Papa
"Una cultura dello sport fondata sul primato della persona umana; uno sport al servizio dell'uomo e non l'uomo al servizio dello sport". E' quanto ha auspicato Benedetto XVI ricevendo oggi in udienza a Palazzo Apostolico la delegazione del Coni, guidata dal presidente Giovanni Petrucci, con gli atleti vincitori di una medaglia ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Londra.
Modelli da imitare - "Uno sport che voglia avere un senso pieno per chi lo pratica deve essere sempre a servizio della persona", ha detto il Papa. "La posta in gioco allora - ha proseguito - non è solo il rispetto delle regole, ma la visione dell'uomo, dell'uomo che fa sport e che, al tempo stesso, ha bisogno di educazione, di spiritualità e di valori trascendenti". "Lo sport infatti - ha aggiunto il Pontefice - è un bene educativo e culturale, capace di rivelare l'uomo a se stesso ed avvicinarlo a comprendere il valore profondo della sua vita".
"Penso a voi, cari atleti, come a dei campioni-testimoni, con una missione da compiere: possiate essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare", l'augurio di Benedetto XVI.
No al doping - "La pressione di conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping", l'appello del Papa agli sportivi - "Lo stesso spirito di squadra sia di sprone ad evitare questi vicoli ciechi, ma anche di sostegno a chi riconosce di avere sbagliato, in modo che si senta accolto e aiutato", ha aggiunto il Pontefice.
Le scuse di Petrucci - "Padre santo grazie per averci ricevuti. Qui ci sono atleti che hanno onorato il nostro Paese alle Olimpiadi di Londra. Vorremmo farle conoscere il loro volto umano. Sono ambasciatori dei valori dello sport, valori umani, etici". Con queste parole il presidente del Coni Gianni Petrucci ha poi rivolto il suo ringraziamento a Benedetto XVI. "Oggi è una giornata straordinaria. Questa mattina qui da Lei e nel pomeriggio la messa degli sportivi. A pieno titolo e con orgoglio siamo stati il primo comitato olimpico a portare un sacerdote al villaggio olimpico, un padre spirituale per gli atleti. Questi aleti hanno onorato il Paese, ce l'hanno messa tutta. Chiediamo scusa per qualche pagina non edificante che può esprimere il mondo dello sport. La medaglia più importante che ti fa conquistare la vita è la medaglia dello spirito. E' stato un anno straordinario dello sport italiano, grazie per l'affetto e l'attenzione che ci ha riservato", ha aggiunto Petrucci.
Due chiacchiere con la Vezzali - Al termine dell'udienza, il Pontefice ha salutato personalmente gli atleti soffermandosi a parlare con Valentina Vezzali e Daniele Molmenti. Al Papa è stata donata la Torcia olimpica di Londra 2012 e una tuta dell'Italia bianca con scritto sulle spalle Benedetto XVI.
Per la campionessa di scherma, che aspetta il secondo figlio, sono arrivati anche gli auguri del Papa, che ha abbracciato con calore la pluricampionessa italiana. "Il Papa - ha detto la Vezzali - è stato molto affettuoso e mi ha sorpreso perché mi ha poggiato la mano sulla pancia e mi ha detto: Le faccio un caro augurio e benedico questo bambino che arriva".
Modelli da imitare - "Uno sport che voglia avere un senso pieno per chi lo pratica deve essere sempre a servizio della persona", ha detto il Papa. "La posta in gioco allora - ha proseguito - non è solo il rispetto delle regole, ma la visione dell'uomo, dell'uomo che fa sport e che, al tempo stesso, ha bisogno di educazione, di spiritualità e di valori trascendenti". "Lo sport infatti - ha aggiunto il Pontefice - è un bene educativo e culturale, capace di rivelare l'uomo a se stesso ed avvicinarlo a comprendere il valore profondo della sua vita".
"Penso a voi, cari atleti, come a dei campioni-testimoni, con una missione da compiere: possiate essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare", l'augurio di Benedetto XVI.
No al doping - "La pressione di conseguire risultati significativi non deve mai spingere a imboccare scorciatoie come avviene nel caso del doping", l'appello del Papa agli sportivi - "Lo stesso spirito di squadra sia di sprone ad evitare questi vicoli ciechi, ma anche di sostegno a chi riconosce di avere sbagliato, in modo che si senta accolto e aiutato", ha aggiunto il Pontefice.
Le scuse di Petrucci - "Padre santo grazie per averci ricevuti. Qui ci sono atleti che hanno onorato il nostro Paese alle Olimpiadi di Londra. Vorremmo farle conoscere il loro volto umano. Sono ambasciatori dei valori dello sport, valori umani, etici". Con queste parole il presidente del Coni Gianni Petrucci ha poi rivolto il suo ringraziamento a Benedetto XVI. "Oggi è una giornata straordinaria. Questa mattina qui da Lei e nel pomeriggio la messa degli sportivi. A pieno titolo e con orgoglio siamo stati il primo comitato olimpico a portare un sacerdote al villaggio olimpico, un padre spirituale per gli atleti. Questi aleti hanno onorato il Paese, ce l'hanno messa tutta. Chiediamo scusa per qualche pagina non edificante che può esprimere il mondo dello sport. La medaglia più importante che ti fa conquistare la vita è la medaglia dello spirito. E' stato un anno straordinario dello sport italiano, grazie per l'affetto e l'attenzione che ci ha riservato", ha aggiunto Petrucci.
Due chiacchiere con la Vezzali - Al termine dell'udienza, il Pontefice ha salutato personalmente gli atleti soffermandosi a parlare con Valentina Vezzali e Daniele Molmenti. Al Papa è stata donata la Torcia olimpica di Londra 2012 e una tuta dell'Italia bianca con scritto sulle spalle Benedetto XVI.
Per la campionessa di scherma, che aspetta il secondo figlio, sono arrivati anche gli auguri del Papa, che ha abbracciato con calore la pluricampionessa italiana. "Il Papa - ha detto la Vezzali - è stato molto affettuoso e mi ha sorpreso perché mi ha poggiato la mano sulla pancia e mi ha detto: Le faccio un caro augurio e benedico questo bambino che arriva".