Malagò candida Balotelli: "Testimonial dello sport italiano"

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Ci saranno tre donne nella giunta esecutiva di Malagò al Coni: Tursini, May e Sensini
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Il neopresidente del Coni, alla prima uscita ufficiale (a Milano, in occasione del "Candido Cannavò Day" organizzato da La Gazzetta) responsabilizza già SuperMario e rilancia su Federica Pellegrini: "Tornerà la numero uno"

di Alfredo Corallo

Con il derby imperante e una città in subbuglio anche il neopresidente del Coni (e romanista doc) Giovanni Malagò - alla prima uscita ufficiale proprio a Milano - non poteva sottrarsi alla Balo-mania. "Se può diventare un simbolo dello sport italiano? Tutti gli atleti che hanno una storia come quella di Balotelli - spiega - e sono protagonisti nel mondo con la maglia azzurra possono ergersi a testimonial d'eccellenza del Paese. Le qualità tecniche non si discutono, è indispensabile che dimostri di essere maturato. Ma da quando è tornato a casa mi sembra si stia comportando bene...".

La visita del successore di Gianni Petrucci a capo del Comitato olimpico è stato un omaggio a Candido Cannavò, di cui La Gazzetta ricordava il 5° anno dalla scomparsa nell'affollata sala "Buzzati", che ha visto protagonisti - tra gli altri - l'interista Massimo Moratti e il milanista Adriano Galliani. "Sono felice di aver debuttato a Milano - ha esordito Malagò - soprattutto per il rapporto che mi legava a Candido, presentai qui il mio libro ("Storie di sport, storie di donne" edito da Rizzoli ndr) e fu quello il viatico per l'elezione al Coni, una vera maratona" (al suo fianco c'è seduto Stefano Baldini, Oro ad Atene nell'epica "battaglia" del 2004). 

Fede e orgoglio - E' nota la "debolezza" del dirigente per Federica Pellegrini, tesserata e cresciuta al Circolo canottieri "Aniene", trampolino di lancio da cui è partita l'ascesa di Malagò al Foro italico. "Quando Federica si allenava a Roma viveva nella mia dependance, è una di famiglia. Dopo la delusione di Londra ha sofferto un po', ma la decisione di trasferirsi dal suo allenatore Lucas a Narbonne, che non è certo Saint-Tropez, è la dimostrazione di quanto sia determinata a tornare la numero uno. E, conoscendo il suo orgoglio, sono convinto che ci riuscirà". A proposito di campionesse Malagò potrà contare su due ex "top player" nella giunta esecutiva: Alessandra Sensini e Fiona May.      

Pistorius - Inevitabile anche una considerazione sul "caso" Pistorius. "E' una vicenda che mi ha sconvolto. Mi auguro soltanto che, oltre al gesto di una persona poco responsabile, non subentrino ulteriori elementi, sarebbe ingiusto nei confronti di un mondo che tutto si merita eccetto avere una pubblicità negativa dal suo atleta più rappresentativo".

Verso Rio - Il presidente del Coni chiude guardando al futuro, lui che si considera un "innovatore" e non un "rottamatore", etichetta che non lo fa per niente impazzire. Così, Balotelli permettendo, ha già le idee chiare su chi puntare per il Brasile: Alessia Trost, la giovane campionessa di salto in alto. "Per i risultati ottenuti e come immagine, credo possa diventare il simbolo dello sport italiano di questo quadriennio fino ai Giochi di Rio".