Augusta, Scott infrange il tabù: vince un australiano
Altri SportIl 32enne è il primo del suo continente a trionfare in Georgia. La neo giacca verde: "Tutto incredibile". Quarto Tiger Woods e solo 25° Rory McIlroy. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Matteo Manassero e Francesco Molinari
Adam Scott, 32 anni, ha messo fine alla maledizione australiana ad Augusta vincendo ieri il Masters della Georgia: sotto la pioggia ha battuto l'argentino Angel Cabrera alla seconda buca di spareggio, aggiudicandosi il suo primo titolo del Grande Slam.
Scott e Cabrera, vincitore ad Augusta nel 2009, dopo 72 buche si trovavano in parita a 279 colpi (nove sotto il par). L'australiano Jason Day ha conquistato il terzo posto, a due colpi, mentre il connazionale Marc Leishman siè piazzato quarto insieme allo statunitense numero 1 al mondo Tiger Woods, a quattro colpi.
Solo in 25esima posizione il nordirlandese Rory McIlroy (290, +2), numero due del world ranking. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Matteo Manassero, 62° con 149 (75 74, +5), e Francesco Molinari, 84° con 155 (74 81, +11).
Giornata epica - La conquista della giacca verde, in una giornata resa ancor più 'epica' dalla pioggia, è la perla della carriera di Scott, che si è finalmente affrancato dall'etichetta di 'perdente di successo'. Lo scorso anno, buttò via la vittoria all'Open Championship sprecando la piu' ghiotta chance di imporsi in un major. Ad Augusta, finalmente, si è rifatto con gli interessi centrando un risultato storico per un intero paese. Nemmeno Greg Norman, nella sua strepitosa carriera, era mai riuscito a vincere il Masters, sfiorato in passato anche da Jim Ferrier e Bruce Crampton.
A caldo - "E' incredibile che io sia il primo australiano a trionfare qui. E' incredibile", ha ripetuto Scott. "Parte di questo successo è merito di Greg Norman, lui è stato un'ispirazione per tanti di noi. Il golf è un grandissimo sport per noi australiani, questo trofeo era una delle cose che non eravamo mai riusciti a raggiungere", ha proseguito. Norman, che ora risiede in Florida, ha esultato con un messaggio pubblicato su Facebook: "Adam è un grande giocatore, questa vittoria lo spingerà a conquistare altri major. Non mi sorprenderebbe se diventasse l'australiano a vincerne di più nella storia".
Il caddie - Alla festa di Scott, un invito speciale spetterà al caddie Steve Williams. L'ex 'spalla' di Woods è stata determinante per creare il colpo decisivo. Sotto la pioggia, con nuvoloni scuri a compromettere la visibilità,, Scott ha chiesto aiuto per decifrare il putt decisivo, con la buca distante circa 4 metri. "Lui in quel momento era i miei occhi", ha detto il campione. "Quel colpo potrebbe essere il più importante della mia carriera -ha fatto eco Williams- perche' lui mi ha chiesto di studiarlo".
Scott e Cabrera, vincitore ad Augusta nel 2009, dopo 72 buche si trovavano in parita a 279 colpi (nove sotto il par). L'australiano Jason Day ha conquistato il terzo posto, a due colpi, mentre il connazionale Marc Leishman siè piazzato quarto insieme allo statunitense numero 1 al mondo Tiger Woods, a quattro colpi.
Solo in 25esima posizione il nordirlandese Rory McIlroy (290, +2), numero due del world ranking. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Matteo Manassero, 62° con 149 (75 74, +5), e Francesco Molinari, 84° con 155 (74 81, +11).
Giornata epica - La conquista della giacca verde, in una giornata resa ancor più 'epica' dalla pioggia, è la perla della carriera di Scott, che si è finalmente affrancato dall'etichetta di 'perdente di successo'. Lo scorso anno, buttò via la vittoria all'Open Championship sprecando la piu' ghiotta chance di imporsi in un major. Ad Augusta, finalmente, si è rifatto con gli interessi centrando un risultato storico per un intero paese. Nemmeno Greg Norman, nella sua strepitosa carriera, era mai riuscito a vincere il Masters, sfiorato in passato anche da Jim Ferrier e Bruce Crampton.
A caldo - "E' incredibile che io sia il primo australiano a trionfare qui. E' incredibile", ha ripetuto Scott. "Parte di questo successo è merito di Greg Norman, lui è stato un'ispirazione per tanti di noi. Il golf è un grandissimo sport per noi australiani, questo trofeo era una delle cose che non eravamo mai riusciti a raggiungere", ha proseguito. Norman, che ora risiede in Florida, ha esultato con un messaggio pubblicato su Facebook: "Adam è un grande giocatore, questa vittoria lo spingerà a conquistare altri major. Non mi sorprenderebbe se diventasse l'australiano a vincerne di più nella storia".
Il caddie - Alla festa di Scott, un invito speciale spetterà al caddie Steve Williams. L'ex 'spalla' di Woods è stata determinante per creare il colpo decisivo. Sotto la pioggia, con nuvoloni scuri a compromettere la visibilità,, Scott ha chiesto aiuto per decifrare il putt decisivo, con la buca distante circa 4 metri. "Lui in quel momento era i miei occhi", ha detto il campione. "Quel colpo potrebbe essere il più importante della mia carriera -ha fatto eco Williams- perche' lui mi ha chiesto di studiarlo".