Il mondo dello sport sotto shock per le bombe di Boston

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Terrore a Boston per l'esplosione durante la maratona (Foto Getty)

La tragedia durante la maratona, con tre morti e oltre 100 feriti. La partita Nba dei Celtics cancellata. Diack, presidente Iaaf: "Attacco vile". Baldini: "Pianificato con precisione". Buffon: "Serve più rispetto per la vita". Bordin: "Che tristezza"

Tre vittime, tra cui un bambino di 8 anni, e oltre 140 feriti, di cui almeno 19 gravi. Oltre 10 le amputazioni. Si aggrava così il bilancio della tragedia alla maratona di Boston che ha fatto ripiombare gli Stati Uniti nell'incubo terrorista. Sulle tv americane vengono trasmessi in maniera ossessiva i tanti video delle due esplosioni a 12 secondi di distanza. Il mondo dello sport è sotto shock per l'accaduto.

Diack (presidente Iaaf): vile attacco - "La nostra federazione piange la perdita delle persone uccise a Boston, rivolge alle famiglie le più sentite condoglianze e la solidarietà del mondo dell'atletica leggera". Così il presidente della Iaaf, il senegalese Lamine Diack, dopo l'attentato. "Il nostro pensiero va ai morti, ma anche ai feriti, causati da questo vile attacco attacco al cuore stesso della più libera fra le attività umane: lo sport - ha aggiunto -. Sia per un atleta, sia per un amatore, la corsa su strada semplifica l'attività fisica. Noi siamo solidali anche con gli organizzatori della gara di Boston, che fa parte del circuito della Iaaf ed è la più antica maratona del mondo. Condanniamo con tutte le nostre forze questo vile attacco senza logica, che ha provocato una tragedia. Non ci può essere alcuna motivazione, nessuna causa in grado di giustificare le esplosioni a Boston", ha concluso.

Gebrselassie:  penso solo a Boston -
"La corsa unisce le persone ma quello che è successo è terribile. I miei pensieri sono per tutti quelli che sono a Boston". Così l'etiope Haile Gebrselassie, primatista del mondo della maratona e doppio campione olimpico dei 10.000', con un tweet ha commentato l'attentato.

Torino, la solidarietà -
Turin Half Marathon a lutto per le vittime di Boston. Ventuno chilometri domenica tra Torino e Collegno, con la tragedia americana nel cuore. Tra le maratone di Torino e Boston c'è un antico gemellaggio, perché sono nate entrambe nel 1897. Il caso, inoltre, ha voluto che domenica le magliette consegnate ai partecipanti alla mezza maratona saranno nere. "L'avevamo deciso settimane fa - ha ammesso l'organizzazione - ma è stata una casualità significativa, sarà un segno di lutto per gli amici di Boston".

Baldini: "Pianificato con precisione"
- E' stato un attentato pianificato con precisione". Stefano Baldini, olimpionico della maratona ai Giochi Olimpici di Atene 2004, è certo che l'attentato a uno degli eventi più simbolici dello sport americano sia stato concepito da un'attenta regia. "Eravamo a 4 ore e 9 minuti dalla partenza - spiega Baldini a Skysport 24 - nel momento in cui c'era più gente al traguardo, con tanti familiari e amici che aspettavano. Proprio nel cuore della maratona, quando arrivano un po' tutti: il momento in cui questi pazzi hanno fatto esplodere gli ordigni non è stato scelto a casa. E' stato un gesto vigliacco, le manifestazioni di piazza si prestano sempre a queste problematiche".



Pizzolato: "Colpito l'orgoglio Usa" - Anche per Orlando Pizzolato la maratona di Boston rappresenta tra i massimi eventi sportivi e non degli Stati Uniti: "E' una maratona storica, il giardino di casa, il fiore all'occhiello. Questo attentato colpisce l'orgoglio americano, così come accadde con le Torri Gemelle".





Buffon: "Ci vuole rispetto per la vita" -
"Le immagini sono eloquenti, bisogna mitigare lo sdegno con il silenzio, abbiamo avuto un grande dono che è la vita, ci vorrebbe rispetto per la vita". Al termine della partita vinta contro la Lazio, il portiere della Juve e della nazionale italiana Gigi Buffon commenta le immagini dell'attentato alla maratona di Boston.



Cancellata partita di Nba dei Celtics - Per rispetto nei confronti delle vittime del devastante attentato alla maratona di Boston, l'NBA ha cancellato la partita odierna di basket tra i Boston Celtics e gli Indiana Pacers. "Il nostro sincero pensiero è rivolto a tutti coloro che sono stati colpiti da questa insensata tragedia", è stato sottolineato in una nota dai Celtics. La partita non sarà recuperata visto che il campionato si chiuderà mercoledì.

Bordin: "Provo tanta tristezza" -
Un 'colpo' al cuore alla cultura del sacrificio, della fatica "per quella che è la culla della maratona": Gelindo Bordin in vita sua ha vinto le Olimpiadi e collezionato medaglie su medaglie nella maratona, ma la sua vittoria a braccia alzate nella centralissima Copley Square nel 1990 è ancora uno dei suoi ricordi più intensi. "Purtroppo l'ho saputo - dice Bordin al telefono con l'Ansa - Il primo sentimento che c'è in me è di tristezza, perchè a quella città, a quella maratona sono affezionato. L'ho vinta nel 1990 ma la mia prima corsa l'ho fatta due anni prima: in quell'occasione arrivai nei primi posti e mi imposi di tornare a Boston per vincerla. Ci sono riuscito e poi nel 2010 ho corso anche un'altra maratona. Ho ricordi bellissimi, anche perchè sono stato a Boston ospite per tanti anni. E' una corsa a cui sono particolarmente legato e oggi provo tanta tristezza perchè non capisco chi possa aver fatto una cosa del genere. Ricordo la grande cultura della città, il sogno che ogni atleta che corre quella gara si porta in petto: 100 anni di storia non ci creano dal nulla, quella è la culla della maratona".