Dalle Olimpiadi al Governo, la Idem ministro dello Sport

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Josefa Idem nuovo Ministro per le pari opportunità e per lo sport (Getty)

Il neo Premier Enrico Letta ha inserito nella squadra dell'esecutivo la plurimedagliata della canoa. La Idem, che aveva concluso la sua attività al termine dei Giochi di Londra, era stata eletta come senatrice del Pd in Emilia Romagna

Il neo Premier Enrico Letta ha accettato l'incarico del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di formare il nuovo governo. Letta ha annunciato la squadra che proverà ad ottenere la fiducia in Parlamento. Tra i nomi più noti anche quello di Josefa Idem. La plurimedagliata campionessa di canoa assumerà la carica di ministro per le Pari Opportunità e per lo Sport. L'olimpionica era stata eletta come senatrice del Pd nell'ultima tornata in Emilia Romagna.



Chi è Josefa Idem
- Ormai ravennate 'ad honorem', la neoministra dello Sport Josefa Idem ha 49 anni. E' nata a Goch, in Germania, il 23 settembre del 1964. Sposata con il suo allenatore Gugliemo Guerrini, due figli, è cittadina italiana dal 1990, è stata campionessa mondiale e olimpica nella specialità del kayak individuale. Ha vinto 35 medaglie tra Olimpiadi, mondiali ed europei. E' la prima e unica donna nella storia della canoa italiana ad avere vinto sia un campionato mondiale sia un'Olimpiade.

Inizia a praticare la canoa a undici anni. Diplomata in Germania, entra a far parte della nazionale tedesca e a vent'anni ottiene il primo risultato importante a livello internazionale: la medaglia di bronzo ai Giochi di Los Angeles nel K2 500. L'anno successivo passa al K1, il kayak individuale, che diventerà la sua specialità, ma poche
settimane dopo i deludenti Giochi di Seul si trasferisce in Italia, decisa a dare una svolta alla sua carriera. Si affida ad un nuovo allenatore, Guglielmo Guerrini, e il cambiamento dà subito buoni risultati: due terzi posti ai mondiali. Il sodalizio Idem-Guerrini va oltre l'impegno sportivo: coppia anche nella vita privata, i due si sposano nel 1990 e con il matrimonio l'atleta prende residenza in Italia e può gareggiare per la nazionale azzurra. I Giochi di Barcellona sono la sua terza partecipazione olimpica, la prima da italiana.

Nel '96, ai Giochi di Atlanta, vince il bronzo nel K1 500 m, bissando la medaglia vinta 12 anni prima a Los Angeles per la Germania. E' l'inizio di un periodo ricchissimo di successi: dal 1997 al 2002 tre titoli mondiali (e altri 10 piazzamenti sul podio), 5 titoli europei e la medaglia d'oro nel K1 500 m ai Giochi della XXVII Olimpiade di Sydney del 2000. Quattro anni più tardi, quarantenne e a soli 15 mesi dal secondo parto, vince l'argento ad Atene. A livello mondiale, è l'atleta femminile con più Giochi olimpici disputati in assoluto. Impegnata anche a livello sociale, è stata testimonial di campagne di sensibilizzazione sulla sclerosi multipla, sulla donazione di organi e a favore di "Emergency". Nell'aprile 2007 pubblica il libro autobiografico "Controcorrente".

L'impegno politico -  Dal maggio del 2001 al giugno 2007 è stata Assessore allo Sport del Comune di Ravenna. "Ho deciso di entrare in politica perché pensavo, in questi anni, di avere maturato competenze da mettere a disposizione della gente - aveva spiegato la Idem - Conoscere lo sport,  può non significare essere un buon assessore, occorre anche tanto amore per il territorio, per la gente ed avere le idee chiare sulla missione".

Le parole di Malagò - "La persona giusta al posto giusto. Sono enormemente felice per la scelta di Josefa Idem quale ministro dello Sport perché si tratta di una grande atleta e di una grande donna che conosce la materia sportiva come pochi e con una carriera alle spalle che parla da sola". A dirlo è il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Ma oggi la mia felicità è duplice anche perché è la prima volta che una campionessa olimpica arriva a ricoprire questo prestigioso incarico della Repubblica - prosegue in una nota il numero uno del Coni -. Al di là dell'affetto, della stima e dell'amicizia che mi lega a lei da sempre, tutto il nostro mondo sa perfettamente quanto questa nomina per Josefa sia di grande auspicio per il bene futuro dello sport italiano".