Sul filo di lana. Addio a Missoni, sesto alle Olimpiadi 1948
Altri SportIl popolarissimo stilista, scomparso a 92 anni nella sua casa di Sumirago (Varese), fu azzurro dell'atletica leggera. Si piazzò al sesto posto nei 400 ostacoli ai Giochi di Londra nel dopoguerra. E lo sport fu sempre una sua grande passione
E' morto Ottavio Missoni. Ne ha dato notizia la famiglia. L'imprenditore si è spento a 92 anni nella sua casa di Sumirago, in provincia di Varese. Lo stilista, grande sportivo, da azzurro dell'atletica leggera finì sesto nei 400 ostacoli alle Olimpiadi di Londra 1948.
Ottavio Missoni nasce a Ragusa (Dubrovnik), in Dalmazia nel 1921, nell'infanzia si trasferisce a Zara quindi studia a Trieste e a Milano. Per la verità studia pochissimo, confessa lo stilista, e si dedica molto allo sport, la sua altra grande passione. Nel 1939, infatti, è campione italiano sui 400 metri e a Vienna conquista il titolo di campione mondiale studentesco. Nel 1942 c'è la guerra, è militare, e in Africa viene fatto prigioniero dagli inglesi. Resta in Egitto ospite di Sua Maestà Britannica per quattro anni.
E sarà proprio nel '48, alle Olimpiadi di Londra, un finalista nella gara dei 400 metri ostacoli. In quegli anni inizia a Trieste una piccola attività di maglieria specializzata in indumenti per lo sport. Quindi si trasferisce in Lombardia, con la moglie Rosita, insieme alla quale nel giugno 1966 ottiene il primo grande successo presentando alla stampa una collezione di rottura rispetto agli schemi tradizionali dell'uso della maglia. Il resto è storia di questi decenni, dedicati a rivoluzionare il modo di vestire.
IL COMMENTO DI GIOVANNI BRUNO
Ottavio Missoni nasce a Ragusa (Dubrovnik), in Dalmazia nel 1921, nell'infanzia si trasferisce a Zara quindi studia a Trieste e a Milano. Per la verità studia pochissimo, confessa lo stilista, e si dedica molto allo sport, la sua altra grande passione. Nel 1939, infatti, è campione italiano sui 400 metri e a Vienna conquista il titolo di campione mondiale studentesco. Nel 1942 c'è la guerra, è militare, e in Africa viene fatto prigioniero dagli inglesi. Resta in Egitto ospite di Sua Maestà Britannica per quattro anni.
E sarà proprio nel '48, alle Olimpiadi di Londra, un finalista nella gara dei 400 metri ostacoli. In quegli anni inizia a Trieste una piccola attività di maglieria specializzata in indumenti per lo sport. Quindi si trasferisce in Lombardia, con la moglie Rosita, insieme alla quale nel giugno 1966 ottiene il primo grande successo presentando alla stampa una collezione di rottura rispetto agli schemi tradizionali dell'uso della maglia. Il resto è storia di questi decenni, dedicati a rivoluzionare il modo di vestire.
IL COMMENTO DI GIOVANNI BRUNO