Schwazer, Coni perquisito. Caccia a nuove carte sul doping
Altri SportIntervento dei Nas nella sede della Procura antidoping e della Fidal per acquisire documenti relativi ad Alex. Il sequestro riguarda anche 12 referti di prelievi effettuati sull'ex marciatore azzurro dal 2008 a oggi. Malagò: massima collaborazione
"Abbiamo appreso la notizia della perquisizione appena atterrati in Turchia. E' un'iniziativa della Procura di Bolzano e ci dicono sia un atto dovuto. Ovviamente, da parte del Coni, c'è la massima disponibilità e collaborazione". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in Turchia per la XVII edizione dei Giochi del Mediterraneo, parla dell'intervento dei Nas nella sede della Procura antidoping del Coni per acquisire documenti e materiale relativi ad Alex Schwazer. Si è appreso, intanto, che il sequestro riguarda anche 12 referti di prelievi effettuati sull'ex marciatore azzurro dal 2008 a oggi, tra cui quattro campioni di sangue e urine.
"Evidentemente - ha aggiunto Malagò - c'è un'ipotesi legata a qualcosa che ancora non è emerso. Noi abbiamo fornito ai Nas tutti gli elementi che ci hanno chiesto. So che ci sono state perquisizioni anche in federazione (di atletica leggera, ndr) e a casa dei medici. Oggi sono il presidente del Coni - ha proseguito - ma prima ho seguito la vicenda da sportivo con forte emotività e anche con sorpresa e stupore. Sulla vicenda non sono in grado di dare nessuna opinione; prendiamo atto e dal Coni c'èmassima collaborazione e disponibilità con chi ha il compito di accertare le responsabilità nella vicenda".
I Nas sono rimasti circa due ore e mezza negli uffici del comitato olimpico per visionare tutto il materiale riguardante l'atleta dal 2008 a oggi. Gli stessi Nas hanno quindi fatto visita anche alla sede della Federazione di atletica leggera dove la perquisizione è durata circa quattro ore. Massima la disponibilità di Coni e Fidal per mettere a disposizione i faldoni con i documenti del marciatore campione olimpico a Pechino.
"Evidentemente - ha aggiunto Malagò - c'è un'ipotesi legata a qualcosa che ancora non è emerso. Noi abbiamo fornito ai Nas tutti gli elementi che ci hanno chiesto. So che ci sono state perquisizioni anche in federazione (di atletica leggera, ndr) e a casa dei medici. Oggi sono il presidente del Coni - ha proseguito - ma prima ho seguito la vicenda da sportivo con forte emotività e anche con sorpresa e stupore. Sulla vicenda non sono in grado di dare nessuna opinione; prendiamo atto e dal Coni c'èmassima collaborazione e disponibilità con chi ha il compito di accertare le responsabilità nella vicenda".
I Nas sono rimasti circa due ore e mezza negli uffici del comitato olimpico per visionare tutto il materiale riguardante l'atleta dal 2008 a oggi. Gli stessi Nas hanno quindi fatto visita anche alla sede della Federazione di atletica leggera dove la perquisizione è durata circa quattro ore. Massima la disponibilità di Coni e Fidal per mettere a disposizione i faldoni con i documenti del marciatore campione olimpico a Pechino.