America's Cup, operazione sicurezza: servono nuove misure
Altri SportCompetizione al via il 17 luglio. Dopo la morte di Andrew Simpson, velista di Artemis, si lavora ad un pacchetto di 37 nuove regole per garantire l'incolumità degli equipaggi. Il tempo stringe e manca ancora l'accordo
Il 17 luglio si avvicina, ma non c'è ancora un accordo per le nuove misure di sicurezza per i partecipanti alle regate di Coppa America. La manifestazione velistica comincerà appunto il 17 del prossimo mese, ma le mediazioni per trovare un accordo fra i team in gara e gli organizzatori non hanno portato finora a un esito ritenuto conclusivo.
Durante la riunione di ieri sono state esaminate una per una quelle che dovrebbero essere le 37 nuove misure per migliorare e garantire la sicurezza dei quattro equipaggi in gara, ma non e' stato raggiunto su tutte un'intesa unanime. Sarà quindi necessario un approfondimento.
Le quattro squadre partecipanti alla Louis Vuitton Cup "sono d'accordo sulla maggior parte delle misure, e alcuni punti sono ancora in sospeso" ha dichiarato Bryan Willis, uno dei mediatori, senza specificare quali sono i nodi ancora da sciogliere. Uno degli argomenti in discussione dovrebbe riguardare anche la riduzione del numero di regate.
Il problema della sicurezza dei partecipanti alla competizione velistica è emerso soprattutto dopo l'incidente in allenamento alla imbarcazione Artemis, costato la vita al velista britannico Andrew Simpson, lo scorso 9 maggio.
Durante la riunione di ieri sono state esaminate una per una quelle che dovrebbero essere le 37 nuove misure per migliorare e garantire la sicurezza dei quattro equipaggi in gara, ma non e' stato raggiunto su tutte un'intesa unanime. Sarà quindi necessario un approfondimento.
Le quattro squadre partecipanti alla Louis Vuitton Cup "sono d'accordo sulla maggior parte delle misure, e alcuni punti sono ancora in sospeso" ha dichiarato Bryan Willis, uno dei mediatori, senza specificare quali sono i nodi ancora da sciogliere. Uno degli argomenti in discussione dovrebbe riguardare anche la riduzione del numero di regate.
Il problema della sicurezza dei partecipanti alla competizione velistica è emerso soprattutto dopo l'incidente in allenamento alla imbarcazione Artemis, costato la vita al velista britannico Andrew Simpson, lo scorso 9 maggio.