Il tamburello alla resa del Conte: i campioni siamo noi
Altri SportStoria e traguardi di uno sport in cui l'Italia è campione del mondo indoor e che rivendica il suo orgoglio dopo le parole dell'allenatore della Juventus sull'eliminazione in Champions: "A Istanbul era come giocare a tamburello..."
di Alfredo Alberico
Avete mai sentito o utilizzato espressioni tipo "quella cosa m'interessa meno del tamburello"? Se sì, sappiate che da oggi conviene essere più cauti. Lo sa bene Antonio Conte, allenatore della Juventus che dopo l'eliminazione dalla Champions League se l'è presa con le complicate condizioni ambientali e atmosferiche di Istanbul, affermando che lì, contro il Galatasaray, "si è giocato a tamburello". Apriti cielo. Le parole del tecnico campione d'Italia hanno scatenato la reazione della Fipt, la Federazione italiana palla tamburello, che ha da poco conquistato il titolo mondiale sia con la nazionale maschile che con quella femminile.
Orgoglio tamburellista - In una nota del suo presidente, Emilio Crosato, la Fipt rivendica con forza l'orgoglio di tutti tamburellisti (con la "T" maiuscola nel comunicato), definiti protagonisti di "uno sport tecnico, dinamico e spettacolare". Crosato rivolge anche un invito a Conte: "Venga da spettatore, ma con occhi non velati, ad una nostra partita". Nessuna polemica allora. L'uscita dell'allenatore bianconero è diventata il perfetto assist per provare a dare visibilità a questa disciplina.
La storia - La paternità del tamburello è contesa tra italiani e francesi. Sai che novità, ci giochiamo anche qui il primato con i cugini. Il gioco si diffuse da noi nell'Ottocento, ma sembra che già le truppe di Giulio Cesare lo praticassero tra una battaglia e l'altra. L'affare tamburello è una cosa seria, dunque. Lo è a tal punto che oltre alle varie competizioni nazionali (il primo campionato italiano risale al 1896) e alle diverse categorie (open, indoor, teambeach e muro), il movimento è riuscito ad organizzare anche il primo Mondiale indoor nelle Terre dell'Alto Mantovano.
Gli incorci pallonari - Quello tra la Federtamburello e Conte non è il primo incrocio tra i due sport. Anzi, in passato è stato addirittura amore. Come ricordato da Riccardo Signori sulle pagine de Il Giornale, tra gli eroi del Grande Torino scomparso nell'incidente di Superga (4 maggio 1949) c'era anche Aldo Ballarin. Professione difensore, per diletto maestro di tamburello in spiaggia. Ma non solo. Anche l'Inter del tecnico Alfredo Foni, che vinse gli scudetti del 1953 e del 1954, si allenava per ore con il curioso attrezzo. E' altrettanto curioso, infine, che in quelle due stagioni la Juventus sia finita seconda. Chiamatela pure la vendetta del tamburello.
Avete mai sentito o utilizzato espressioni tipo "quella cosa m'interessa meno del tamburello"? Se sì, sappiate che da oggi conviene essere più cauti. Lo sa bene Antonio Conte, allenatore della Juventus che dopo l'eliminazione dalla Champions League se l'è presa con le complicate condizioni ambientali e atmosferiche di Istanbul, affermando che lì, contro il Galatasaray, "si è giocato a tamburello". Apriti cielo. Le parole del tecnico campione d'Italia hanno scatenato la reazione della Fipt, la Federazione italiana palla tamburello, che ha da poco conquistato il titolo mondiale sia con la nazionale maschile che con quella femminile.
Orgoglio tamburellista - In una nota del suo presidente, Emilio Crosato, la Fipt rivendica con forza l'orgoglio di tutti tamburellisti (con la "T" maiuscola nel comunicato), definiti protagonisti di "uno sport tecnico, dinamico e spettacolare". Crosato rivolge anche un invito a Conte: "Venga da spettatore, ma con occhi non velati, ad una nostra partita". Nessuna polemica allora. L'uscita dell'allenatore bianconero è diventata il perfetto assist per provare a dare visibilità a questa disciplina.
La storia - La paternità del tamburello è contesa tra italiani e francesi. Sai che novità, ci giochiamo anche qui il primato con i cugini. Il gioco si diffuse da noi nell'Ottocento, ma sembra che già le truppe di Giulio Cesare lo praticassero tra una battaglia e l'altra. L'affare tamburello è una cosa seria, dunque. Lo è a tal punto che oltre alle varie competizioni nazionali (il primo campionato italiano risale al 1896) e alle diverse categorie (open, indoor, teambeach e muro), il movimento è riuscito ad organizzare anche il primo Mondiale indoor nelle Terre dell'Alto Mantovano.
Il regolamento in pillole - Le partite si svolgono su un campo rettangolare (m 34x16), con 3 atleti per squadra. Il punteggio si calcola in giochi (come nel tennis): 13 in un solo set. Il tamburello ha un diametro di 28 cm, la palla di 67 mm e può raggiungere i 250 Km/h.
Gli incorci pallonari - Quello tra la Federtamburello e Conte non è il primo incrocio tra i due sport. Anzi, in passato è stato addirittura amore. Come ricordato da Riccardo Signori sulle pagine de Il Giornale, tra gli eroi del Grande Torino scomparso nell'incidente di Superga (4 maggio 1949) c'era anche Aldo Ballarin. Professione difensore, per diletto maestro di tamburello in spiaggia. Ma non solo. Anche l'Inter del tecnico Alfredo Foni, che vinse gli scudetti del 1953 e del 1954, si allenava per ore con il curioso attrezzo. E' altrettanto curioso, infine, che in quelle due stagioni la Juventus sia finita seconda. Chiamatela pure la vendetta del tamburello.