Pistorius in lacrime: "Volevo solo proteggere Reeva"

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A Pretoria prosegue il processo a carico di Oscar Pistorius, accusato di avere ucciso la fidanzata (Foto Getty)
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Nella prima testimonianza davanti al pubblico dopo l'omicidio della fidanzata, l'atleta paralimpico si è commosso e ha rivelato: "Mi scuso con la sua famiglia. Adesso ho paura di dormire: mi sveglio la notte sentendo l'odore del sangue"

“Mi scuso con la famiglia di Reeva, volevo solo proteggerla”: così Oscar Pistorius, testimoniando con la voce rotta nel processo a suo carico per l’omicidio della fidanzata, Reeva Steenkamp, avvenuto la notte di San Valentino del 2013. In lacrime e con una voce incerta e rotta dall’emozione l’atleta olimpico ha cominciato la sua testimonianza, la prima davanti al pubblico: “Non riesco a immaginare il dolore che vi ho causato”, ha detto alla famiglia della ragazza.

“Ho paura di dormire”
– Oscar Pistorius, commosso nell’occasione, ha inoltre dichiarato: “Mi sveglio la notte con l’odore del sangue e sono terrorizzato”. E ancora: “Ho paura di dormire” e “ho una guardia del corpo fuori della mia camera”, ha spiegato l’atleta rispondendo alle domande della difesa, che ha infine rivelato: “Non voglio più avere un’arma da fuoco”.

Pistorius esausto – A fronte delle dichiarazioni del 27enne sudafricano, la giudice ha deciso il rinvio dell’udienza a martedì su richiesta della difesa. “Se non succede tutti i giorni e il processo può andare avanti, non ho obiezioni” , ha detto il procuratore Gerrie Nel. “Ha l’aria esausta” ha ammesso la giudice Thokozile Masipa circa tre quarti d’ora dopo il rientro dall’interruzione per il pranzo.