Bebe Vio, un fioretto alla conquista del mondo
Altri SportUn successo straordinario per l'Italia del fioretto femminile paralimpico agli Europei di Strasburgo: una gioia immensa per la 17enne veneta che puntava all'oro individuale, vincendone due compreso quello a squadra. A settembre si riparte da Varsavia
di Anna Maria Di Luca
Il “fattaccio” della Federazione Internazionale che l’aveva tenuta lontana dalle gare internazionali per un anno intero (l’avevano inserita in una categoria non idonea a lei) è già ampiamente alle spalle. Spazzato via dalle due medaglie d’oro che Beatrice Vio, detta Bebe, ha vinto ai Campionati d’Europa a Strasburgo. Il titolo nel fioretto individuale ed il titolo continentale a squadra.
Prima Volta - Per Bebe è stata la sua prima volta, così come di prima volta si è trattato per la squadra femminile paralimpica. Sono salite in tre sul tetto d’Europa: la siracusana Loredana Trigilia, la torinese Andrea Mogos e Bebe, diciassettenne, unica atleta al mondo che tira di scherma pur essendo priva dei 4 arti.
In alto - Bebe adora i tacchi alti, non vi rinuncia e alla sua festa per i 18 anni (il prossimo 4 marzo) vuole zeppe e tacchi vertiginosi. Corre verso la maggiore età e verso i giochi del 2016, trascina le compagne e chiede attenzione per tutti i suoi compagni di Nazionale. Gareggiare in squadra la esalta, non è capitato spesso, le tre ragazze azzurre sono di nuova formazione.
Vacanza - Ora la giovane campionessa va a rilassarsi, la stagione paralimpica è terminata. Si riparte a fine settembre da Varsavia con la Coppa del Mondo e con il Mondiale under 17, l’ultimo per lei che nelle passate edizioni è sempre arrivata in finale.
Rio - Con la Coppa del Mondo di Varsavia iniziano le qualifiche per l’Olimpiade di Rio, dureranno 2 anni, la strada è presa. Si faccia avanti chi si sente capace di arginare una giovane donna, un’atleta determinata, senza braccia e gambe, che usa abilmente il fioretto e corre su tacco 12.
Il “fattaccio” della Federazione Internazionale che l’aveva tenuta lontana dalle gare internazionali per un anno intero (l’avevano inserita in una categoria non idonea a lei) è già ampiamente alle spalle. Spazzato via dalle due medaglie d’oro che Beatrice Vio, detta Bebe, ha vinto ai Campionati d’Europa a Strasburgo. Il titolo nel fioretto individuale ed il titolo continentale a squadra.
Prima Volta - Per Bebe è stata la sua prima volta, così come di prima volta si è trattato per la squadra femminile paralimpica. Sono salite in tre sul tetto d’Europa: la siracusana Loredana Trigilia, la torinese Andrea Mogos e Bebe, diciassettenne, unica atleta al mondo che tira di scherma pur essendo priva dei 4 arti.
In alto - Bebe adora i tacchi alti, non vi rinuncia e alla sua festa per i 18 anni (il prossimo 4 marzo) vuole zeppe e tacchi vertiginosi. Corre verso la maggiore età e verso i giochi del 2016, trascina le compagne e chiede attenzione per tutti i suoi compagni di Nazionale. Gareggiare in squadra la esalta, non è capitato spesso, le tre ragazze azzurre sono di nuova formazione.
Vacanza - Ora la giovane campionessa va a rilassarsi, la stagione paralimpica è terminata. Si riparte a fine settembre da Varsavia con la Coppa del Mondo e con il Mondiale under 17, l’ultimo per lei che nelle passate edizioni è sempre arrivata in finale.
Rio - Con la Coppa del Mondo di Varsavia iniziano le qualifiche per l’Olimpiade di Rio, dureranno 2 anni, la strada è presa. Si faccia avanti chi si sente capace di arginare una giovane donna, un’atleta determinata, senza braccia e gambe, che usa abilmente il fioretto e corre su tacco 12.