Augusta Masters, caccia alla Giacca Verde. E a McIlroy

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VIDEO. Grande stimolo per tutti sarà il montepremi, come al solito ricco: nove milioni di dollari. Non ci saranno italiani, per la prima volta negli ultimi cinque anni, al via del 79° Masters, il primo major stagionale di golf. Ma rientra Tiger Woods

Non ci saranno italiani, per la prima volta negli ultimi cinque anni, al via del 79° Masters, il primo major stagionale di golf in programma da giovedì a domenica sul percorso dell'Augusta National Gc di Augusta (Georgia, Usa), dove vuol tornare da protagonista il rientrante Tiger Woods. L'ex numero uno al mondo, ora sceso oltre il centesimo posto, vanta quattro vittorie nel torneo, e sembra molto fiducioso, anche se i bookmaker non lo pongono certo tra i favoriti: "Non c'è altro torneo al mondo simile a questo. Sono felice, perché ritengo che il mio gioco sia finalmente adatto per competere a tali livelli. Scenderò in campo come ho sempre fatto in vita mia, per vincere".

I pronostici danno però per favorito il numero uno mondiale Rory McIlroy, al quale manca proprio il Masters per completare il "grande slam", dopo che ha già vinto gli altri tre major (Us Open, Open Championship e Us Pga Championship). "Giocare il Masters - ha affermato il nordirlandese - è motivo di grande emozione. Credo sia l'unica gara in cui si senta tanta pressione nell'eseguire il primo colpo da tee. Sarà un torneo difficile dove per vincere occorrerà domare i par cinque: lo scorso anno Bubba Watson è stato impeccabile su quelle buche e anche quest'anno saranno fondamentali nella corsa al titolo". Lo statunitense Watson, campione in carica e con due vittorie conquistate in tre anni, probabilmente avrà solo vantaggi dal fatto di non essere al centro dell'attenzione. Ha tutto quanto occorre per puntare al tris, ma la regolarità non è il suo forte.

Tra i più attesi ci sono anche l'esperto Phil Mickelson, tre vittorie e cinque terzi posti al Masters, con una spiccata tendenza a viverlo quasi sempre da protagonista, e il rampante 22enne Jordan Spieth, che lo scorso anno ad Augusta fu secondo. Se si fosse imposto la scorsa settimana nello Houston Open sarebbe divenuto numero due mondiale, ma probabilmente solo un rinvio di quanto dovrebbe avvenire tra breve. Hanno un buon credito anche Keegan Bradley, Patrick Reed, Dustin Johnson e l'australiano Adam Scott, mentre altri, da Jim Furyk a Justin Rose, da Martin Kaymer a Graeme McDowell potrebbero essere frenati da una condizione non perfetta. Grande stimolo per tutti sarà il montepremi, come al solito ricco: nove milioni di dollari.