Spieth si prende Augusta, il Masters ha il suo re
Altri SportA 21 anni non è la più giovane "giacca verde" del torneo, perché il record è ancora di Woods. Ma in questo trionfo c'è il passaggio del testimone da Tiger a Jordan: diventa il numero 2 al mondo con un golf solido e una straordinaria tenuta mentale
Vincere il Masters a 21 anni, 8 mesi e 16 giorni. Non è il record perchè 18 anni fa Tiger vinceva ad Augusta avendo 5 mesi in meno di Jordan Spieth. Ma in questa statistica c'è la storia di un passaggio di testimone. Il fuoriclasse che l'America aspettava come nuovo Tiger, in un torneo per altro in cui Woods ha dimostrato di non essere finito ed ha chiuso diciasettesimo. Spieth da oggi diventa il numero 2 del Mondo grazie ad un golf solido, solidissimo. La forza mentale di scacciare gli incubi di un anno fa quando, da debuttante, il Masters se l'era visto sfuggire a 10 buche dalla fine. Questa volta no.
Ci ha provato Justin Rose ad inseguirlo con 3 birdie consecutivi dalla 13 e alla 15 mentre Phil Mickelson alla stessa 15 imbucava un eagle dal bunker. Niente da fare, entrambi finiti al secondo posto a -14, a 4 colpi di distanza. Spieth ha giocato isolandosi da tutti, in simbiosi con il suo caddie Michael Greller ex insegnante di matematica, a fargli la tara di tutta la pressione. Alla 16 il putt della certezza per arrivare sul green della 18 accolto da una standing ovation.
Un Masters capolavoro, wire to wire, in testa dall'inizio alla fine, con un -18 finale che eguaglia quello di Woods nel 1997. Il 21enne texano aveva già messo le cose in chiaro sin da giovedì con un primo giro in 64 e la posizione di leader da cui non si è più mosso inanellando record di colpi e di birdie, 26 in tutto. Ora il prossimo obiettivo sarà spodestare Rory Mcilroy (che ha chiuso al quarto posto) dal trono di numero 1 al mondo. Prima però da Augusta Jordan deve portare un souvenir alla sua tifosa più accanita che lo aspetta a casa a Dallas: la piccola Ellie, la sorella di 14 anni con la sindrome di Kanner, autismo. "E' lei che mi aiuta, è lei la mia fonte di ispirazione". Il senso della vita e del golf del nuovo campione Masters.
Di seguito il commento di Silvio Grappasonni
Ci ha provato Justin Rose ad inseguirlo con 3 birdie consecutivi dalla 13 e alla 15 mentre Phil Mickelson alla stessa 15 imbucava un eagle dal bunker. Niente da fare, entrambi finiti al secondo posto a -14, a 4 colpi di distanza. Spieth ha giocato isolandosi da tutti, in simbiosi con il suo caddie Michael Greller ex insegnante di matematica, a fargli la tara di tutta la pressione. Alla 16 il putt della certezza per arrivare sul green della 18 accolto da una standing ovation.
Un Masters capolavoro, wire to wire, in testa dall'inizio alla fine, con un -18 finale che eguaglia quello di Woods nel 1997. Il 21enne texano aveva già messo le cose in chiaro sin da giovedì con un primo giro in 64 e la posizione di leader da cui non si è più mosso inanellando record di colpi e di birdie, 26 in tutto. Ora il prossimo obiettivo sarà spodestare Rory Mcilroy (che ha chiuso al quarto posto) dal trono di numero 1 al mondo. Prima però da Augusta Jordan deve portare un souvenir alla sua tifosa più accanita che lo aspetta a casa a Dallas: la piccola Ellie, la sorella di 14 anni con la sindrome di Kanner, autismo. "E' lei che mi aiuta, è lei la mia fonte di ispirazione". Il senso della vita e del golf del nuovo campione Masters.
Di seguito il commento di Silvio Grappasonni