Spieth, vuole conquistare la Scozia: è l'Open Championship

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Lia Capizzi

Jordan Spieth tra gli attesi protagonisti dell'Open Championship (Foto Getty)

Un percorso dall'indiscusso fascino quello di St. Andrews. Con un'atmosfera unica a fare da contorno, il 22enne fenomeno texano è in piena corsa per il Grande Slam. Può anche scavalcare Rory Mcilroy come numero uno nel World Ranking

L'atmosfera scozzese e il fascino di un percorso unico come quello di St.Andrews. Ma in questo momento, anche a livello mediatico, nessuno ha il fascino di Jordan Spieth. Quattro mesi fa era ancora un campione di talento, da aprile è diventato un fenomeno: due Major vinti, il trionfo al Masters con una cavalcata solitaria e il successo all'ultima buca allo Us Open, senza contare sul tour americano il Valspar Championship e la scorsa settimana la vittoria in Illinois. 

Il texano tra una decina di giorni compirà 22 anni e qui in Scozia si presenta in corsa per il Grande Slam, roba che nemmeno a Tiger è mai riuscita. Nel mirino può pure scavalcare Rory Mcilroy come numero uno nel World Ranking, complice l'infortunio del nordirlandese dopo una partitella a calcio con amici. Lui che l'anno scorso la Claret Jug, il trofeo dell'Open, se la sbaciucchiava. A proposito di Tiger, qui ha vinto 2 volte, nel 2000 e nel 2005.

Qui, spera di ritrovarsi, l'ennesima volta che si parla di una sua rinascita, ora che è 241 del Mondo. Mettiamo in conto, nei prossimi giorni, gli occhi lucidi di un gigante del golf come Tom Watson. Di Claret Jug ne ha conquistate 5 ma mai a St.Andrews, e questo a 65 anni sarà il suo ultimo Open. Per noi tre nomi, di certo, su cui puntare. Francesco Molinari che negli ultimi mesi è sempe stato lì a giocarsi una vittoria con i migliori. C'è anche il fratello maggiore Edoardo e c'è Matteo Manassero che nell'Open 2009 fu il miglior amateur quando tutto il Mondo già parlava di lui. Adesso si parla delle sue difficoltà, di una stagione fin qui problematica. Chissà se a Saint Andrews le parole cambieranno.