Il segreto è nella bassa statura. Cinque trofei consecutivi: è dal 2012 che l'austriaco domina la scena internazionale, è il re dello sci nel mondo e in Austria dove muove con i suoi sponsor oltre 7 milioni di euro. Cosa gli manca? Un oro olimpico
Lo scorso anno Marcel Hirscher, per celebrare la conquista della sua quarta coppa di cristallo, ha dipinto una discesa immacolata trasformando un pendio bianco in una festa di colori. Ora le Coppe conquistate sono diventate 5 consecutive e dovrà lavorare di fantasia per festeggiare degnamente un traguardo mai raggiunto da nessuno sciatore prime di lui. E' dal 2012 che l'austriaco domina la scena internazionale, è il re dello sci nel mondo e in Austria dove muove con i suoi sponsor oltre 7 milioni di euro. Quest'anno Svindal avrebbe potuto fermarlo, ma la rottura del legamento nella discesa di Kitz ha interrotto la sfida.
Perché sia così forte si spiega facilmente. Non essendo alto di statura, ha un assetto basso sullo sci che gli permette di essere molto centrale: riesce con la forza e l'esplosività a trasformare ogni curva in un'accelerazione senza mai far frenare lo sci. Si allena tutto l'anno, sempre. Ha il suo team all'interno della squadra nazionale e il papà - ex sciatore - è sempre al suo fianco. E' lucido, freddo e concentrato, non perde mai il controllo. Negli anni è continuamente cresciuto e migliorato adattandosi ai cambiamenti del mondo dello sci, dove ora non è più possibile essere "monodisciplina", ma bisogna saper fare tutto e quest'anno è arrivata anche la sua prima vittoria in super gigante.
Cosa gli manca ora? Un oro olimpico. A cosa potrebbe puntare ancora? 6 sfere di cristallo, che solo la sua connazionale Anne Marie Moser Proll è riuscita a vincere.