Atletica, addio allo sprinter olimpionico Carlo Monti

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A Milano, all'età di 96 anni, è venuto a mancare il velocista azzurro che fu bronzo europeo nei 100 metri nel 1946 e poi si piazzò terzo con la 4x100 ai Giochi Olimpici del 1948 a Londra

L'Atletica italiana è in lutto. A Milano, la città dove era nato il 24 marzo del 1920, si è spento Carlo Monti. Sprinter azzurro, in carriera si è messo al collo il bronzo europeo dei 100 metri a Oslo 1946, salendo sul terzo gradino del podio anche con la 4x100 ai Giochi Olimpici di Londra 1948. Monti non è stato solo un atleta di spicco con la maglia dell’Unione Sportiva Milanese e poi con quella della Pro Patria e della Nazionale negli Anni Quaranta, ma anche un apprezzato “cantore” delle vicende dello sport azzurro come giornalista e scrittore.


Il presidente della Fidal, Alfio Giomi, a nome del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia in questo momento di profondo dolore. "Carlo Monti - il ricordo del presidente Giomi - sarà per sempre l'uomo simbolo di un'atletica elegante, figlia di una generazione risorta dalla tempesta della Seconda Guerra Mondiale. Le sue medaglie sono già storia del nostro sport, il suo modo di fare garbato e discreto l'impronta di uno stile che non potrà mai essere d'altri tempi".

Otto titoli tricolori nei 100 e nei 200 metri, Monti è stato atleta di spicco con la maglia dell'Unione Sportiva Milanese e poi con quella della Pro Patria e della Nazionale. Laureato in chimica, Monti è stato anche un apprezzato 'cantore' delle vicende dello sport come giornalista e scrittore, e nel 2009 ha raccontato i primi cento anni della 100 km di marcia nel libro Cento per Cento. Giornalista pubblicista, è stato storico tesoriere dell'Ussi. Raccontare lo sport è anche il mestiere di suo figlio, Fabio Monti, firma del Corriere della Sera.