Giù la maschera, la Vezzali si ritira: "E' tempo di nuove sfide"

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Valentina Vezzali ha annunciato il ritiro dall'attività agonistica (Getty)

IL VIDEO. L'annuncio da Rio de Janeiro, dove l'azzurra ha affrontato la prova nel fioretto a squadre ai Mondiali: "Credo sia arrivato il momento di dire basta, la scherma mi ha aiutato a combattere sempre". Finisce con una sconfitta in finale con la Russia, resta l'atleta italiana più vincente di sempre

"Nella scherma oltre il senso della misura è fondamentale una buona scelta di tempo. C'è un tempo per tutto e credo che questo sia il giusto tempo per togliere la maschera, appendere il fioretto al chiodo ed avviare un nuovo inizio". Così Valentina Vezzali, l'azzurra più vincente della storia dello sport italiano, annuncia, in una intervista a sportface.it il suo ritiro da Rio de Janeiro, dove ha gareggiato nell'ultima gara nel fioretto a squadre nel corso dei Mondiali. La sfida persa con la Russia era il remake della finale del Mondiale di Mosca un anno fa.

La carriera della Vezzali si è interrotta al settimo assalto di finale sul 35-29 per le russe. L'argento conquistato insieme a Errigo, Di Francisco e Batini è la 26esima medaglia mondiale della 42enne che lascia dopo aver vinto anche 6 ori olimpici, 16 ori mondiali e 13 ori europei.

"La scherma è stata la mia vita, il fioretto mi accompagna da quando avevo poco più di sei anni ed insieme abbiamo condiviso emozioni, delusioni, medaglie, infortuni, lacrime di gioia e lacrime di rabbia", le parole della Vezzali.

"Lascio la pedana con la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare a questo affascinante sport - prosegue Vezzali - e la certezza di aver ricevuto almeno altrettanto. Ho due splendidi figli e una famiglia meravigliosa e da tempo ho cominciato a misurarmi nella vita anche al di fuori della pedana, ma lasciare questo grande amore comunque non è facile. Ma di una cosa sono certa: la scherma mi ha insegnato a battermi e a non mollare mai. Ha formato il mio dna e nella vita dopo ogni fine c'è sempre un inizio - conclude - ed io non vedo il tramonto, ma l'alba di nuove sfide da affrontare e da vincere".