Show di Gatlin al Golden Gala, Tamberi terzo

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Tamberi conclude al terzo posto la prova di salto in alto (Getty)
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Nel meeting di Roma brilla la stella statunitense che vince i 100 metri con il tempo di 9"93. Nella gara dell'ato grande tifo per l'italiano che chiude terzo a 2.30. Straordinaria prestazione nei 5000 femminili dell'etiope Ayana che fa registrare il secondo miglior tempo di sempre

La velocità dell'americano Justin Gatlin, l'agilità dell'azzurro Gianmarco Tamberi, la cavalcata dell'etiope Almaz Ayana. La 36.a edizione del Golden Gala 'Pietro Mennea' va in archivio dopo aver regalato una serata di emozioni e spettacolo al pubblico dello stadio Olimpico di Roma. Il meeting di atletica leggera, oltre a richiamare un numero di spettatori (quasi 38 mila) superiore alla gran parte dei match di calcio giocati in stagione nell'impianto, registra il pokerissimo di Gatlin che sulla pista dell'Olimpico centra il quinto successo sui 100 metri fermando il cronometro sul 9.93 (miglior tempo stagionale, visto che il 9.88 ottenuto a Eigene era stato 'ventoso'). Alle sue spalle per un centesimo il connazionale Webb, mentre terzo finisce il primatista europeo, il francese Vicaut (9.99). La regina della velocità femminile è invece la giamaicana Thompson che grazie al personale stagionale (10.87) taglia il traguardo davanti alle statunitensi Gardner (10.92) e Pierre (11.13).

Il più atteso della serata era senza dubbio Tamberi, impegnato nella gara di salto in alto. L'azzurro ha cercato fino all'ultimo la zampata vincente ma alla fine si è dovuto arrendere all'ucraino Bondarenko (2.33) e al britannico Grabarz (2.30 al primo tentativo). Per il marchigiano quindi terzo posto con 2.30 al secondo tentativo, mentre l'altro azzurro, Marco Fassinotti, ha chiuso quinto con 2.27. A fare il tifo per tamberi anche Alex Schwazer con cui il saltatore in alto era entrato in polemica dopo il ritorno all'attività agonistica del marciatore trovato positivo all'Epo alla vigilia dei Giochi di Londra.

Straordinaria prestazione poi nei 5000 femminili dell'etiope Ayana che, incitata dal pubblico dell'Olimpico, timbra il secondo miglior crono della storia chiudendo in 14:12.59, sfiorando il record mondiale della connazionale Dibaba che resiste dal 2008 (14:11.15).

Tempi non eccezionali invece nei 200 maschili dove nessuno dei partenti riesce a scendere sotto il muro dei 20 secondi. Ad aggiudicarsi la gara è lo statunitense Webb in 20.04 davanti al canadese Brown (20.24) e al panamense Edward (20.25). Stesso discorso nei 400 metri, col sudafricano Van Niekerk che vince in 44.19 senza quindi riuscire ad avvicinare l'ottimo crono (43.48) con cui aveva conquistato l'oro mondiale lo scorso anno. Nessuna sorpresa nel triplo femminile dove Ibarguen allunga la sua striscia di successi consecutivi. La colombiana, che non perde da Londra 2012, infila la 34.a vittoria di fila in quattro anni saltando 14.78 e mettendosi alle spalle l'oro olimpico in carica, la kazaka Rypakova (14.51), e la giamaicana Thomas (14.46). Pronostico confermato anche negli 800 metri donne dove la sudafricana Semenya (impressionante la sua dimostrazione di potenza) regola senza problemi l'intero podio mondiale di Pechino 2015 (Arzamasova, Bishop e Sum) chiudendo i due giri di pista in 1:56.64, miglior crono mondiale stagionale.
 

Nei 400 metri ostacoli donne, gran prestazione della giamaicana Russell, che con il tempo di 53.96 stabilisce il miglior tempo stagionale mondiale rispondendo alla statunitense Moline che a Tucson aveva vinto in 53.97. Seconda la sudafricana Theron Nel (54.61) che precede la britannica Doyle (54.81). Nel lancio del disco maschile vittoria a sorpresa per il polacco Urbanek (65.00) davanti al sudafricano Hogan (64.03) e al tedesco Harting (63.96), campione olimpico a Londra e al rientro dopo un infortunio. Terza affermazione consecutiva all'Olimpico nel peso femminile per la fuoriclasse neozelandese Valerie Adams (19.69), che batte l'ungherese Marton (18.98) e la bielorussa Dubitskaya (18.38)