Pistorius condannato a sei anni di carcere

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L'ex atleta paralimpico è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario, in appello la sentenza definitiva per l'uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp nel febbraio del 2013. In primo grado aveva preso 5 anni

Oscar Pistorius, riconosciuto colpevole di omicidio volontario, è stato condannato a sei anni di carcere in appello per l'uccisione della sua fidanzata Reeva Steenkamp nel febbraio del 2013. Lo ha deciso il giudice Thokozile Masipa del Tribunale di Pretoria. L'ex atleta paraolimpico in primo grado era stato condannato a cinque anni per omicidio colposo. Subito dopo la sentenza, Pistorius è stato tradotto in carcere. La notte dell'omicidio, il 14 febbraio 2013, l'ex atleta che conviveva con una bellissima modella laureata in diritto sparò quattro colpi di arma da fuoco contro la porta del bagno  perché pensava -così si è sempre difeso lui- che un intruso si fosse introdotto nella sua abitazione. 

 


"Ogni caso deve essere valutato in base ai suoi fatti in cerca di un equilibrio tra le circostanze personali dell'imputato, la gravità del reato, l'interesse della società così come quello della vittima del reato commesso - ha detto il giudice nel leggere la sentenza -. Tutti questi (fattori) sono stati presi in considerazione". Poco prima di pronunciare il verdetto, il giudice ha anche aggiunto che in questo caso "le attenuanti hanno un maggior peso rispetto ai fattori aggravanti" e che "una pena detentiva lunga non servirà la giustizia", sottolineando che "il recupero è possibile, ma dipenderà soprattutto dall'atteggiamento di Pistorius rispetto alla punizione impostagli".