Ogni giorno, durante le feste, un personale ricordo del 2016 da parte dei volti di Sky Sport. L'evento vissuto, raccontato oppure sentito più vicino
Mettiamoci nei suoi panni e proviamo, per un attimo, a immaginare di avere ancora 18 anni. È inutile negarlo, chi ama il calcio è perché da bambino avrebbe sognato di fare il calciatore e possibilmente nella sua squadra del cuore. Segnare un gol con quella maglia, davanti a quei tifosi che da piccolo guardavi affascinato e che quasi ti distraevano da quello che accadeva in campo.
Quando si è piccoli il primo impatto è per tutti lo stesso. Tu che sali le scale, tenuto per mano il più delle volte da tuo padre, i tuoi occhi che di lì a poco dovranno misurarsi con quel verde accecante che arriva dal campo. Una sensazione che tutti noi abbiamo provato. Pochissimi, invece, hanno avuto il merito di trasformare quei sogni ad occhi aperti in realtà. Manuel Locatelli è uno di questi e il 2 ottobre del 2016, di sicuro, non lo dimenticherà mai. Entra a 30' dalla fine al posto di Montolivo, il Milan è sotto in casa 1-3 contro il Sassuolo. Non basta il rigore trasformato da Bacca, serve un altro acuto per rimettere in pista i rossoneri. Il capolavoro arriva dal limite dell'area, un sinistro all'incrocio dei pali che scalda San Siro e manda in paradiso un ragazzo nato nel 1998, al suo primo gol in Serie A. Un'esultanza alla Tardelli, una spontaneità che non può passare inosservata nell'epoca del "tutto studiato a tavolino". I bambini di oggi, in quel momento, avranno sognato di poterlo imitare un giorno. Quelli di ieri, invece, si saranno ricordati di quando la stessa sorte capitò a calciatori come Totti, Maldini, Del Piero ecc...
C'è poi chi, ammirando dal vivo quel gesto tecnico, ha in un certo senso risfogliato all'istante, con un pizzico di emozione, le prime pagine del suo libro da calciatore. Massimo Ambrosini era lì, più in alto, con le orecchie avvolte da grandi cuffie e un microfono a disposizione per il suo commento tecnico. Le scarpe da calcio e la maglia numero 23, sono ormai i vecchi ferri del mestiere. Eppure quel gol di Locatelli somigliava tantissimo al primo col Milan segnato da Ambro. Sempre dal limite e sempre all'incrocio, contro la Sampdoria di Montella. Era il 2 maggio del 1999, 16 mesi prima a Lecco era venuto al mondo un bambino di nome Manuel.